La chiamata alla madre e poi la fine del poeta scrittore molto noto nel quartiere residenziale
Si chiamava Pierluigi Aristei, il 52 enne con la passione della poesia e della scrittura stroncato improvvisamente da un malore, mercoledì scorso 15 maggio, dopo essere uscito di casa per andare ad acquistare un cellulare.
Mentre camminava l’uomo ha avvertito una forte contrattura al collo che lo ha quasi immobilizzato, a quel punto ha telefonato alla madre, con la quale viveva, per farsi venire a prendere ma è stramazzato al suolo, perdendo immediatamente conoscenza.
Una morte improvvisa che ha gettato nella costernazione e nello sconforto non soltanto la mamma, giunta sul posto quando ormai non c’era più nulla da fare, ma anche i tantissimi amici del quartiere di Casal Palocco dove Pierluigi, “Pierlu” per gli amici era conosciutissimo, anche perché autore di ben tre romanzi e di diverse altre raccolte di racconti e poesie oggetto di presentazioni pubbliche, come quella avvenuta il 9 dicembre del 2022 alla Sacripante Art Gallery di via Panisperna a Roma.
In quell’occasione Aristei aveva dato alle stampe per Pathos edizioni un romanzo ambientato in una città immaginaria, anche se chiaramente riferita alla capitale e in cui il protagonista, chiamato Romoletto, accompagna, al pari di un Virgilio Dantesco, il lettore nell’atmosfera di una città magica, ma anche sciatta, avara e “sgarrupata” allo stesso tempo.
Un racconto in presa diretta, popolato di figure che hanno fatto anche la storia recente della metropoli, come la Sindaca soprannominata Sua Altezza che si circonda di una sorta di corte dei miracoli.
Aristei era un professionista prestato alla letteratura. Dopo gli studi all’Università Luiss Guido Carli era diventato consulente e formatore nel settore della pianificazione e della gestione dei progetti aziendali.
Ma la sua vera passione. Quella per la penna, non l’aveva mai messa da parte. Nel 2009 era uscito il suo primo libro nel settore della narrativa, intitolato “La Casa” e, nel 2013 il secondo volume “Chiari di Vento” per Arduino Sacco editore. Tante anche le sue incursioni nel campo della poesia.
L’ultima poesia l’aveva scritta e postata poche ore prima della tragedia sul suo profilo Fb, calamitato da quasi 5mila amicizie.
Non ha una dedica particolare ma recita così: “Troppo vicino il tempo che ti vedevo vivo. Così distante, ancora, io non ti sento morto”. Poche parole di un’intensità agghiacciante che una delle sue follower, saputo della tragica fine, ha commentato in questo modo: “No io non ti sento morto. I poeti non muoiono mai. Ciao Pierluigi”.
L’orrore era andato in scena intorno alle ore 11.00 di mercoledì con un epilogo fulmineo. L’uomo era stato soccorso immediatamente da diverse persone che, dopo averlo visto a terra agonizzante, avevano tentato di rianimarlo prima che giungessero i sanitari del 118 i quali non avevano potuto far altro che constatarne la morte (leggi qui).
Sul posto anche i carabinieri della stazione di Acilia per il disbrigo dei rilievi e delle formalità di rito e il successivo trasporto della salma in obitorio dove il corpo di Pierluigi è stato esaminato dal medico legale e restituito alla famiglia per le esequie.
I funerali di Pierluigi Aristei si terranno domani, martedì 21 maggio, alle 15.00 nella chiesa di San Timoteo a Casal Palocco.
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