Roma, promoter finanziaria abusiva truffa un milione di euro ai risparmiatori. Arrestata

La donna, radiata per precedenti attività illegali dall'albo dei promotori finanziari, ha truffato i suoi clienti proponendo prodotti finanziari inesistenti

CARABINIERI-FOTO-TRUFFA-PROMOTRICE-ABUSIVA-
Immagine di repertorio.

Roma: una donna, ex consulente finanziaria radiata nel 2019 dall’albo dei promotori finanziari, ha continuato imperterrita nelle sue attività illegali, proponendo falsi prodotti finanziari mai esistiti, truffando i suoi clienti per 1 milione di euro.

La donna, radiata per precedenti attività illegali dall’albo dei promotori finanziari, ha truffato i suoi clienti proponendo prodotti finanziari inesistenti

Pur essendo una promoter abusiva in tutto e per tutto, l’indagata, dal 2019 allo scorso 13 maggio, data nella quale è stata incarcerata a Rebibbia, ha sottratto 1 milione di euro ai suoi clienti-risparmiatori, ingannandoli con un consolidato modus operandi.

In particolare, quelli che C. De A., romana, proponeva ai suoi clienti, erano investimenti farlocchi e fittizi, e lei stessa si  spacciava come promotrice finanziaria della Banca d’Italia, cosa altrettanto grave: la Banca d’Italia non ha mai fatto né mai farà promozione finanziaria di alcun tipo.

Nonostante tutte queste incongruenze, nessun risparmiatore ha mai sospettato nulla.

La donna, carpendo dunque la fiducia di clienti fidelizzati, che la conoscevano da tempo, faceva sottoscrivere loro prodotti finanziari fittizi, ottenendo dai clienti cospicui bonifici in denaro, assegni che poi incassava regolarmente senza averne titolo.

In alcuni casi, data la fiducia che clienti di vecchia data avevano in lei, la donna era anche riuscita ad entrare nei conti correnti delle persone, ottenendo le password d’accesso necessarie.

Anche in quel caso, la promoter abusiva prelevava il denaro dai conti correnti bancari dei risparmiatori truffati e pur essendo già agli arresti domiciliari dallo scorso dicembre, usciva di casa con motivazioni false, configurando anche il reato d’evasione.

Sempre di recente va ricordato come un dirigente del comune di Campagnano sia stato arrestato ed è indagato con l’accusa di aver fatto sesso con donne in difficoltà economiche, promettendo loro di favorirle in cambio di prestazioni “a luci rosse”.

Come sempre, ricordiamo che ogni indagato o indagata va ritenuta presunta innocente fino a sentenza definitiva e irrevocabile a suo carico, conclusi tutti i gradi del processo, dove si formeranno, eventualmente, le prove.

Se vuoi approfondire questi argomenti, clicca sulle parole chiave colorate in arancione e leggi gli articoli pubblicati di recente sul nostro sito web d’informazione, www.canaledieci.it.