Rimosso un nido da record da più di duecentomila api alle porte di Roma. Per un inquilino allergico era diventato un incubo: non poteva aprire più nemmeno le finestre. Troppe le api che giravano davanti al suo appartamento e alla palazzina in cortina in cui si era trasferito da pochi mesi.
Il gigantesco nido di api era diventato l’incubo per un inquilino allergico
E così, alla fine, l’inquilino allergico si era ritrovato a vivere da recluso in casa, in una palazzina di via Amendola, a Mentana.
Da qui la decisione dell’amministratore di condominio di chiamare i rinforzi: ha contattato il naturalista di Morlupo, Andrea Lunerti, che ieri pomeriggio, mercoledì 15 maggio, è giunto sul posto per capire da dove provenisse il problema.
“Ormai erano circa 6 anni che le api avevano nidificato nel palazzo — ha spiegato poi l’esperto — tanto da diffondersi in più siti urbani limitrofi con sciami giganteschi che spesso preoccupavano i residenti”.
Nonostante gli sforzi e ovviamente le punture, che hanno colpito anche i curiosi che si sono fermati per filmare la scena dell’ “acchiappa api” in azione, alla fine Lunerti ha rimosso “16 favi lunghi tra i 100 e i 130 centimetri per un totale di centottanta, duecento mila api”. Ora sono al sicuro al Rifugio del Lupo, la casa nel bosco di Lunerti.
Nidi in aumento
Intanto si continua ad assistere a una diffusione sempre più massiccia di api. Frutto, secondo Lunerti, di una stagione senza precedenti. “Abbiamo avuto un inverno non inverno, quindi le api regina in alcuni casi hanno continuato a deporre le uova. Si sono moltiplicate così le sciamature abbondanti”, ha spiegato a Canaledieci.
“Nel caso di Mentana avevano fatto l’enorme nido nel muro ormai da anni. Sempre più spesso le api si avvicinano, infatti, ad ambienti antropizzati. Il nido nel muro crea un ambiente più caldo e anche riparato dai predatori.
Ma vanno rimosse e messe al sicuro. Come in questo caso c’era un inquilino allergico a rischio choc anafilattico. Ma il pericolo non riguarda solo gli allergici. Quando una o due api pungono una persona rilasciano un profumo, una sorta di grido di allarme per le altre api. Se queste punture avvengono appunto in prossimità del nido le api potrebbero decidere di attaccare in massa”.
Di recente un recupero insolito: in un asilo dell’hinterland scoperto un enorme nido di api scavatrici. In questo caso il nido era diffuso e sotto terra.
