Ostia, nasce il Centro di carità sociale: nel futuro il sogno di un ambulatorio

Il Centro, nato sull’esempio di analoghe iniziative promosse dal Vaticano, sarà un punto di riferimento per tutto il territorio

“Samaritani di speranza”. Il Centro di carità sociale che sarà inaugurato a Ostia domenica prossima, 19 maggio, presso la chiesa Santa Maria Regina Pacis, nasce con l’intenzione di fornire ascolto e aiuto ai senza dimora e a tutte le persone fragili e in condizioni di bisogno che vivono sul litorale e il suo entroterra.

Il Centro, nato sull’esempio di analoghe iniziative promosse dal Vaticano, sarà un punto di riferimento per tutto il territorio

L’iniziativa potrà contare sulla disponibilità di un locale che si affaccia all’interno del giardino parrocchiale e ha lo scopo di accogliere le istanze dei più deboli fornendo loro supporto assistenziale e psico-fisico.

Il Centro nasce dalla collaborazione tra la Regione Lazio, la Asl Roma 3 e la Diocesi di Roma per la carità e la salute e sarà operativo tutti i venerdì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Il parroco don Giovanni Patanè è al centro di un’iniziativa che si inserisce nel solco di quanto indicato da papa Francesco, quando ha sollecitato l’esigenza di vedere la chiesa come un ospedale da campo”, dice il dottor Roberto Morello, referente della Asl Roma 3 per l’iniziativa.

Si tratta di estendere le capacità di sostegno a beneficio dei meno abbienti che anche nella zona del Lido sono moltissimi. Circa 800 potrei dire, considerando i numeri in termini di senza dimora che ricorsero alle vaccinazioni nel periodo della pandemia. L’idea -prosegue il medico- è di poter trasformare in futuro la struttura in un vero e proprio ambulatorio, anche se quest’opportunità richiede il rilascio di specifiche autorizzazioni. Più in generale occorre ribadire il concetto che Ostia non è terra di nessuno e soprattutto non è soltanto una Suburra abbandonata al suo destino”.

Per il momento il Centro di carità e sociale di accoglienza, attraverso volontari che potranno essere reclutati in qualsiasi ambito sociale e lavorativo, incluso il mondo dei dipendenti della Asl, offrirà consigli, aiuto e capacità di ascolto per dare “vicinanza e risposte concrete a coloro che vivono una stagione difficile della loro vita”.

Sullo sfondo l’esempio del ruolo svolto dall’elemosineria vaticana, che si trova sotto il porticato di San Pietro, in soccorso di chi ha perso tutto ma deve essere assistito anche in nome della propria dignità.

All’incontro inaugurale che sarà aperto anche a chiunque voglia offrire la propria collaborazione alle attività del Centro parteciperanno, tra l’altro, l’assessore regionale all’inclusione sociale, Massimiliano Maselli, monsignor Benoni Ambarus, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma per la carità e la salute e la dottoressa Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3, impegnata da tempo a valorizzare il ruolo del sociale nel contesto socio sanitario del territorio.

Ostia, nasce il Centro di carità sociale: nel futuro il sogno di un ambulatorio 1