La Asl Roma 3 ha dato vita a due importanti iniziative. Presso la Casa della Salute di Ostia ed i poliambulatori di Fiumicino e di via Ramazzini, a Roma, si è svolto l’Open Day “Le rose di maggio”, con screening gratuiti di colon retto, cervice e mammario.
Oltre ai normali screening la Asl Roma 3 ha dato modo di fare un ulteriore controllo per la salute degli utenti
Oltre 300 persone, residenti nella Asl Roma 3, hanno preso parte alla campagna di screening dell’iniziativa “Le rose di maggio”, organizzata dalla Asl Roma 3. In totale sono stati svolti 350 esami. In particolare 120 screening hanno riguardato il colon retto (per uomini e donne in età compresa tra i 50 ed i 74 anni), 90 screening la cervice (donne dai 25 ai 64 anni), 130 invece le mammografie (donne dai 50 ai 74 anni).
La campagna, che oltre al personale della ASL, ha visto la collaborazione dell’associazione “L’albero delle molte vite”, è coincisa anche con una importante ricorrenza, quella della festa della mamma.
“Oggi è il 12 maggio e ricorre l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, che è la madre dell’infermieristica moderna – afferma Francesca Leone, responsabile Infermieristica Dipartimento prevenzione – In questa occasione, come spesso accade, in Asl Roma 3 c’è anche un open day sugli screening. Mi preme ricordare che proprio in questa giornata, che coincide con la festa della mamma, la maggior parte degli infermieri sono donne. Sono donne che hanno figli, donne che devono conciliare la vita lavorativa e familiare su tre turni lavorando nei festivi. Quindi un saluto e un ringraziamento a queste donne che, in questa giornata, stanno lavorando. E’ importante ricordare che la maggior parte della prevenzione si fonda sulla figura degli infermieri”.
Oltre agli abituali screening l’utenza si è trovata di fronte ad una possibilità ulteriore di controllo.
“Tra tutti i nati tra il 1969 e il 1989 – aggiunge l’infermiera – offriamo la possibilità di fare un piccolo test su sangue, non un prelievo. Si tratta di un test con piccole gocce di sangue per la ricerca degli anticorpi dell’HCV, cioè dell’epatite C. Un esame molto importante perché attualmente c’è una terapia innovativa che eradica completamente il virus. Le persone non sanno di essere ammalate perché spesso la malattia è asintomatica. Con questo semplice test vengono inviate ad un centro di secondo livello dove vengono presi in carico e completamente guariti”.
Alla giornata hanno preso parte anche degli studenti universitari.
“Noi siamo studenti delle Università di Tor Vergata e Sapienza – spiega Swami Velocci di Tor Vergata- e siamo qui per pubblicizzare la figura dell’infermiere a livello sociale. Oggi stiamo aiutando con lo screening, prendendo principalmente i parametri vitali”.
“Siamo felici –aggiunge Manuel Di Luxio, studente dell’università La Sapienza – di mostrare che la prevenzione primaria è importante. La giornata di screening è cruciale e può essere esplicitata anche attraverso un semplice controllo dei parametri vitali da parte della figura dell’infermiere”.
Una giornata che ha evidenziato, quindi, l’importanza degli screening e quella dell’infermiere, figura cardine nei programmi di prevenzione.
