Visite gratis per diagnosi e cura della secchezza oculare: dove a Roma

Torna la campagna "Apri gli occhi" per sensibilizzare gli utenti sulla secchezza oculare: in Italia ne soffrono 13 milioni di persone

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Fino al 19 maggio prossimo, sarà la campagna “Apri gli Occhi” di Alcon Italia, a sensibilizzare gli utenti, ancora una volta, sul problema della secchezza oculare, un disturbo dell’occhio che, se non curato, può provocare gravi conseguenze sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Le cause della patologia sono svariate, e spesso quella che manca, è l’informazione che consente di fare prevenzione ed evitarne il peggioramento. Ecco perché, dal nome di riferimento nel campo della salute oculare, riparte il progetto delle consulenze specialistiche gratuite nei centri specializzati del Lazio.

Torna la campagna “Apri gli occhi” per sensibilizzare gli utenti sulla secchezza oculare: in Italia ne soffrono 13 milioni di persone

Contro la malattia dell’occhio secco, con il primo caldo e le allergie primaverili, torna anche la campagna di sensibilizzazione Alcon Italia “Apri gli occhi”, che accoglierà gli utenti fino al 19 maggio nei centri specializzati regionali, con consulti gratuiti che consentiranno di ottenere la diagnosi corretta del problema.

I sintomi della malattia, sono spesso erroneamente associati ad allergie di stagione dal fastidioso prurito, mentre invece quel bruciore che a tratti diventa assimilabile al dolore tipico di un corpo estraneo negli occhi, è invece un segnale importante da valutare, che evidenzia il principio della malattia dell’occhio secco.

La patologia è spesso ignorata e considerata risolvibile con gocce oculari al bisogno, mentre invece arriva per diverse cause che vanno rintracciate e affrontate per mantenerla stabile ed evitarne il peggioramento.

La prevenzione in tal senso, può fare la differenza, ed è lo scopo della campagna Alcon Italia, che mira a informare e a sensibilizzare gli utenti sul disturbo della secchezza oculare, di cui soffrono in Italia almeno 13 milioni di persone.

Tra le diverse cause, c’è la progressiva diminuzione della produzione di lacrime ma anche fattori soggettivi quali il cambiamento del metabolismo, soprattutto in menopausa, l’ambiente in cui si vive e lavora, e naturalmente il tipo di sforzo al quale gli occhi vengono sottoposti quotidianamente.

Ad influire enormemente sull’aumento della secchezza oculare è ad esempio la quantità di ore in cui esponiamo gli occhi allo schermo illuminato del computer, ore durante le quali perdiamo addirittura la percezione di quante poche volte sbattiamo le palpebre per umidificarli.

Ma oltre alle donne e i soggetti predisposti per disfunzioni metaboliche o malattie autoimmuni, sono le persone anziane a risentire maggiormente di questa malattia, che con la riduzione del liquido lacrimale inizia prima con un offuscamento della vista, per poi peggiorare fino a causare un dolore cronico dell’occhio.

Secondo Antonio Di Zazzo, professore associato di Malattie dell’apparato visivo della Fondazione Policlinico Universitario al Campus Bio-Medico di Roma questo è uno dei disturbi della società moderna tra i più ignorati e sottovalutati.

Come partecipare alla campagna Alcon Italia con visite gratuite per la diagnosi della Secchezza oculare

Per questo è importante approfittare dell’opportunità Alcon Italia compilando un primo questionario OSDI 6 sul sito ufficiale della campagna APRIGLIOCCHI2024 alla pagina “Come Partecipare”.

Con il test necessario a misurare la frequenza con cui si manifestano alcuni dei sintomi della secchezza oculare, agli esperti sarà possibile verificare la necessità di una consulenza specialistica presso i centri della campagna “Apri gli Occhi”.

La visita a qual punto potrà essere prenotata al numero verde 800.226466, che funziona dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18,00, e consentirà di aderire gratuitamente all’iniziativa in uno dei centri Alcon Italia del Lazio (Roma).

A Roma le sedi aderenti sono in via delle Azzorre 292 a Ostia Lido, ma anche in via Coriolano 50; viale Giulio Cesare 47; via Appia Nuova 113; via Casilina 1799/O: via Casal del Marmo 122/b e via del Galoppatoio 33.