Dalla Regione Lazio tre milioni per pulire le spiagge libere: dove vanno quei soldi

I finanziamenti puntano alla valorizzazione delle spiagge libere che sono sempre più richieste dal popolo dei balneari

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Sono circa tre milioni di euro per i 21 comuni del litorale laziale. Si tratta delle risorse che la giunta Regionale guidata da Francesco Rocca ha stanziato per la gestione e la pulizia delle spiagge libere situate lungo la linea di costa laziale.

I finanziamenti puntano alla valorizzazione delle spiagge libere che sono sempre più richieste dal popolo dei balneari

Arenili privi di qualsiasi concessione che, anche per via del carovita e dei costi crescenti degli stabilimenti balneari, sono diventati meta privilegiata dai pendolari della tintarella, ma anche di tantissimi turisti e visitatori durante la stagione estiva aperta ufficialmente lo scorso 1° maggio.

Attraverso questi fondi l’ente territoriale punta a valorizzare l’uso delle spiagge libere, ma anche a garantire la fruibilità dei pontili e dei moli per l’ormeggio delle imbarcazioni. Lo scopo è di sostenere la crescita economica dei comuni beneficiari che riceveranno stanziamenti proporzionati al numero dei residenti censiti sino alla fine del 2022 e dei metri lineari di costa liberamente accessibili nell’ambito dei propri confini amministrativi.

Per quel che concerne la provincia di Roma a fare la parte del leone è la Capitale che riceverà poco più di 380mila euro, seguita da Fiumicino con circa 205mila, e Santa Marinella attestatasi a quota 160mila.

A conti fatti gli arenili situati a sud della grande metropoli riceveranno un assegno complessivo del valore di 500mila euro che saranno a disposizione di Torvajanica e Pomezia per circa 147mila euro, Tor San Lorenzo e Ardea per circa 129mila, Anzio con 95mila e, fanalino di coda, Nettuno che sconta la decurtazione dei metri lineari di pertinenza del poligono militare di Torre Astura.

Quest’ultima, pur essendo priva di concessioni, non è considerata fruibile anche se in virtù di un’intesa sottoscritta con il ministero della Difesa è aperta al pubblico.

I comuni destinatari di queste misure potranno destinare i fondi al finanziamento, tra l’altro, di attività che facilitino l’accesso da parte delle persone diversamente abili, ma anche la vagliatura e la pulizia degli arenili, l’attivazione dei presidi per i servizi di salvataggio a mare e la sicurezza della balneazione e dei moli, oltre che la raccolta di rifiuti plastici e a interventi di “trattamento e disinquinamento delle acque marine”.

Sono ammissibili tutte le spese effettuate nel periodo della nuova stagione estiva che si concluderà il prossimo 30 settembre.

I fondi costituiscono anche un incentivo alla devoluzione ai privati delle spiagge libere che, diversi enti locali, non hanno la possibilità di gestire in proprio. Una parte degli oneri potrà, infatti, essere coperta dal finanziamento regionale, anche se il contratto di affidamento avviene, in genere, a titolo gratuito.

In cambio dell’obbligo di assicurare la pulizia dell’arenile e del tratto di mare antistante e la gratuità dei servizi di spiaggia dal posizionamento di ombrelloni, lettini e sdraio i privati hanno facoltà di affittare ai bagnanti le proprie attrezzature balneari.