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In parata da Roma a Fregene centinaia di Ducati: c’è anche la mitica “Tamburini”. Il percorso

Il motoraduno Ducati attraverserà la capitale sino alla costa tirrenica

Saranno oltre trecento e domani, sabato 4 maggio, sfileranno per la “We Ride As one” da Roma a Fregene. Una parata giunta alla terza edizione che si tiene in contemporanea in tutto il mondo e riunisce i “ducatisti”, centauri che hanno in comune una sola passione: quella per le moto del celebre marchio fondato nel 1926 a Bologna dall’ingegner Antonio Cavalieri Ducati.

Il motoraduno Ducati attraverserà la capitale sino alla costa tirrenica

Allora l’azienda si occupava di apparati radio ma, nel 1946, nacque anche il ramo motociclistico che, dalla seconda metà del 2012, è stato rilevato dal Gruppo tedesco Volkswagen proprietario, tra l’altro, dell’industria automobilistica Lamborghini.

La manifestazione riunisce decine di eventi a livello mondiale e mobiliterà migliaia di appassionati che avranno occasione di conoscersi e festeggiare la loro appartenenza ai fan club innamorati delle Rosse prodotte a Borgo Panigale.

We Ride As one” riunirà in un unico abbraccio ideale i “ducatisti” della Capitale a quelli di Londra e Parigi, così come agli appassionati di Viterbo e Milano e ai fan di tante altre realtà della nostra Penisola.

Si tratta di un evento organizzato a livello planetario -dice Luca Nanni, direttore della filiale Ducati di Roma- attraverso la rete delle concessionarie e dei club che riuniscono gli appassionati. Stimiamo che alla sfilata parteciperanno circa 300 moto che sono quelle equivalenti alle prenotazioni ricevute per il pranzo che faremo a Fregene, ultima tappa del nostro itinerario. Un numero che dipenderà anche dalle condizioni meteo. Ci muoveremo alle 10.00 dalla sede della filiale di Roma che si trova in via del Foro Italico 501, sul lato della Tangenziale est per attraversare il centro storico, scortati da otto motociclisti della polizia locale e stimiamo di arrivare al mare intorno alle 13.30. Abbiamo pagato la tassa di occupazione di suolo pubblico al comune di Fiumicino per consentire ai riders di parcheggiare le moto. Alle 17.30 -conclude Nanni- ci sarà il rompete le righe e ognuno riprenderà in modo autonomo la strada di casa”.

L’itinerario della sfilata si concluderà di fronte allo stabilimento ‘Gilda on the beach’

Pubblico e curiosi avranno la possibilità di ammirare il corteo, accompagnato da una Lamborghini oltre che da un nutrito plotone di fotografi e videomakers, snodarsi sul lungotevere all’altezza del quartiere di Prati prima di fare tappa intorno alle ore 11.00 sulla Terrazza del Pincio.

Di qui i “ducatisti” si dirigeranno verso il Gianicolo proseguendo per il Colosseo e il Circo Massimo e quindi faranno rotta sulla via Aurelia uscendo all’altezza della cittadina tirrenica per l’arrivo finale sugli stalli del Lungomare di Ponente all’altezza del ‘Gilda On The beach’ su cui sarà imposto un rigido divieto di sosta.

E qui le Ducati di tutte le epoche faranno bella mostra di sé. A partire dalla mitica 916, una moto futuristica con carenatura da corsa progettata intorno alla fine degli Anni ‘80 dal meccanico e designer Massimo Tamburini, scomparso sette anni fa e considerato il “Michelangelo delle moto”.

Una due ruote iconica e apprezzatissima dai collezionisti di tutto il mondo che è stata eletta tra le motociclette più belle in assoluto e che ha rivoluzionato, nel suo genere, il modo stesso di concepirne l’estetica.

Insomma ce ne sarà per tutti i gusti sorvolando decenni di produzione che passano per la Panigale e arrivano sino agli ultimi modelli come lo Scrambler e il DesertX.

Sarà innanzitutto un’occasione per incontrarsi e per conoscersi lungo un itinerario ricco di storia, non solo per le nostre due ruote” dice Andrea Azzocchi, 30 anni, ‘ducatista’ da una vita e dealer titolare di una concessionaria oltre che presidente dal 2016 del Ducati club Appia.

Ogni motociclista ha una propria filosofia di vita

Ogni moto, oltre alla sua storia porta con sé una filosofia di vita. Gli appassionati che seguono le orme della route 66 di Jack Kerouac, considerato il padre della ‘beat generation’ e siedono a cavalcioni di una Harley Davidson dal manubrio rialzato sono, per esempio, caratterizzati da una fedeltà quasi militaresca ai loro roboanti motori oltre che ai loro giubbotti in pelle.

Nel nostro caso -puntualizza Azzocchi che parteciperà alla sfilata con un multi strada cross over da viaggio V4 da 1100 cc di cilindrata- è tutto un po’ più racing, a partire dalla passione che condividiamo per le Rosse, ma anche perché attraverso i motoclub e iniziative come la ‘We Ride As one’ ampliamo la rete delle nostre conoscenze e delle nostre amicizie. Rispettiamo i limiti di velocità e, se proprio vogliamo correre, lo facciamo in pista. Chi ha velleità diverse non può stare nel nostro gruppo”.

Non a caso il prossimo evento Ducati, riservato agli amatori delle competizioni, si terrà, venerdì 10 maggio presso l’autodromo di Vallelunga.

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