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Ladispoli, smerciavano droga (anche) a minorenni: Polizia blocca la coppia dello spaccio

Stavano monopolizzando il mercato dello spaccio di droga tra Ladispoli e Cerveteri 

L’operazione “Baby Medellin”, che ha portato a scoprire un giro di droga che avveniva tra Ladispoli e Cerveteri, era scattata nel mese di ottobre del 2022. Oltre un anno di indagini, sequestri di droga, soprattutto hashish, finché è arrivata l’ordinanza cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia.

Il provvedimento è stato rivolto nei confronti di una donna ed un uomo che dovranno rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso tra loro. Non solo. E’ stato anche individuato un appartamento, poi sequestrato preventivamente dalla Polizia.

Stavano monopolizzando il mercato dello spaccio di droga tra Ladispoli e Cerveteri

Il personale della squadra di Polizia giudiziaria di Ladispoli era venuto a conoscenza che molti residenti della stessa Ladispoli, ma anche di Cerveteri, acquistavano droga da una ventenne che sui social si faceva chiamare con lo pseudonimo di Sofia Medellin. Un chiaro riferimento alla città colombiana. La ragazza, insieme al fidanzato ventiquattrenne, romeno, aveva iniziato a monopolizzare il mercato della compravendita di hashish al dettaglio.

Gli acquirenti a cui smerciavano la droga erano più che altro giovani e, tra di essi, c’erano anche diversi minorenni.

A partire da ottobre del 2022, con le intercettazioni telefoniche, sono giunti i riscontri sull’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare la compravendita riguardava l’hashish e, per lo smercio, i due utilizzavano anche terze persone.

Le indagini e i successivi sequestri hanno portato alla luce l’acquisto di droga da parte di clienti della coppia. La Polizia ha accertato 216 acquirenti di droga, tra i quali 38 sono minorenni.

Sequestrato in via preventiva anche un appartamento che la coppia aveva acquistato utilizzando denaro contante proveniente dalla loro attività illecita.  L’immobile risulta affittato senza regolare contratto a persone extracomunitarie.

Oltre alla ragazza e al fidanzato la Polizia ha denunciato altre persone che erano state coinvolte nell’attività di spaccio a vario titolo e in occasioni diverse: nello smercio della droga, procacciando clienti oppure facendo le vedette per avvertire dell’arrivo della Polizia.

Tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.