Tevere Roma, la concessione è un “intrigo”. Cosa succede ora? Le ipotesi (VIDEO)

Allarme concessioni impianti sportivi in scadenza. Il campo della Tevere Roma, nel quartiere Bravetta, rischia di chiudere lasciando un vuoto immenso tra i bambini del territorio

Concessioni in scadenza: in tutta la Capitale sono 84 le società sportive che a giugno dovranno riconsegnare le chiavi degli impianti all’amministrazione: tra queste la Tevere Roma.

Allarme concessioni impianti sportivi in scadenza. Il campo della Tevere Roma, nel quartiere Bravetta, rischia di chiudere lasciando un vuoto immenso tra i bambini del territorio

Gli investimenti fatti dal presidente della Tevere Roma Gianni Beccafico dopo il bando vinto nel 2013 potrebbero rivelarsi inutili: “Noi abbiamo iniziato a fare i primi lavori nel 2015 – spiega Beccafico – abbiamo speso i primi 100mila euro e quando siamo andati al municipio a chiedere un allungamento di concessione fondamentale per l’ottenimento di un finanziamento del Credito Sportivo di circa 400mila euro, l’amministrazione ci ha accordato 9 anni più i tre che erano rimasti in concessione. Tuttavia nel momento in cui il municipio è andato in delibera per allungare la concessione, è stato riscontrato un problema di vizio sul contratto”.

Per spiegare la situazione ai genitori è intervenuto il presidente del dodicesimo municipio Elio Tomassetti. Il centro andrà a bando e potrebbe restare chiuso a lungo. Per questo motivo l’amministrazione tenterà la strada della concessione temporanea.

“Noi rilanceremo questo campo con un bando – ha affermato Tomassetti – nel frattempo ci metteremo al lavoro per cercare di garantire la continuità sportiva, cosa non facile, ma ci proveremo affinché la Tevere Roma resti qui anche il prossimo anno come abbiamo detto ora ai genitori”.

Le vere vittime di questa situazione sono i bambini, che rischiano di perdere un campo dove giocare, i loro amici e un luogo in cui si sentono “protetti”.

“Mio figlio ha 8 anni e mezzo – racconta una madre – è stato salvato dai mister perché lui ha subito delle violenze a scuola: hanno arrestato la sua maestra per maltrattamenti. Quando mio figlio è arrivato qui al campo soffriva di attacchi di panico. Non sarebbe guarito se non ci fossero stati i mister della Tevere Roma e adesso levargli questo posto sarebbe come toglierlo da casa sua”.

“Sarebbe grave e triste perdere questa opportunità per tutto il quartiere, per tutti i ragazzi che vengono qui dove si fa un calcio sociale: un anno di iscrizione costa appena 200-300 euro”, commenta un altro genitore.

“Mio figlio gioca con i “primi calci”. Ha otto anni, ha iniziato adesso, promette bene – racconta emozionato un altro papà – Io l’ho visto in tribuna emozionato e piangeva quando ho fatto il mio intervento al microfono chiedendo spiegazioni al presidente del Municipio. Faccio di tutto per difendere le emozioni di mio figlio”.

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Servizio tg di Valerio Nasetti