Roma, Campidoglio e atenei rilanciano il co-housing per studenti e anziani contro il caro affitti (VIDEO)

Per contrastare l'aumento dei costi per l'affitto di una casa e proteggere le fasce meno abbienti, compresi studenti e anziani, gli atenei universitari rilanciano l'idea del co-housing sociale

Si chiama co-housing sociale ed è un progetto rilanciato dal Garante per i diritti delle persone anziane del Comune di Roma che ha avuto un discreto successo nei vari Atenei Romani.

Per contrastare l’aumento dei costi per l’affitto di una casa e proteggere le fasce meno abbienti, compresi studenti e anziani, gli atenei universitari rilanciano l’idea del co-housing sociale

L’obiettivo è combattere il caro affitti che affligge gli universitari e la solitudine che attanaglia la terza età facendo vivere insieme le due categorie.

L’iniziativa prevede che lo studente sia ospitato gratis e contribuisca semplicemente al pagamento delle utenze, alla pulizia e ovviamente alla compagnia.

Una studentessa intervistata evidenzia la bontà del progetto, che però deve essere correttamente messo in pratica: “Sicuramentespiega la ragazzaesperienze virtuose di questo genere possono essere portate avanti ma non devono contrapporsi a quello che è il diritto allo studio e la tutela del diritto allo studio. Abbiamo visto in Italia la situazione drammatica soprattutto nelle grandi città, è necessario investire in questo settore perché non è possibile che per andare a studiare in una città che non è quella di appartenenza bisogna tirare fuori molti soldi e andare incontro ad affitti non accessibili alla componente studentesca, è per questo che bisogna continuare a finanziare gli alloggi pubblici e il diritto allo studio per tutelare la possibilità di tutti di proseguire un percorso di studi e portare avanti la propria esperienza universitaria”.

Un’altra studentessa racconta di come la sua esperienza da fuori sede a Roma sia estremamente difficoltosa e costosa, con costanti rincari sull’affitto di casa: “Io sono a Roma da praticamente tre anni, questo è il mio terzo anno.Diciamo che la ricerca della casa già di per sé è partita in maniera un po’ tragica.Io pago attualmente 480 di affitto, spese escluse, con altre due ragazze e due bagni.Però c’è stato un rincaro nel corso degli anni perché sono partita pagando 450 euro”.

Un’altra studentessa evidenzia il fatto che gli orari e le esigenze di un giovane studente fuorisede e quelle di una persona anziana spesso sono totalmente opposte e difficilmente conciliabili e dunque va studiato bene il modo di attuare il co-housing per renderlo efficace: “Onestamente non so se valuterei il co-housing con una persona anziana perchè io credo che sicuramente potrebbe essere una soluzione comoda, insomma, ma allo stesso tempo sarebbe un po’ una soluzione di ammali estreme e estremi rimedi”.

” Iospecifica la studentessapago 460 euro, anche per me c’è stato un rincaro, tre stanze, quindi tre studentesse fuorisede, un bagno, una casa comunque molto piccola”.

” Giovani e anziani fanno parte prosegue la ragazza di generazioni molto differenti, con esigenze molto differenti, messe insieme in un contesto particolare, perché la vita da fuorisede è una vita complessa, è una vita che comunque prevede determinati orari molto spesso che non potrebbero combaciare l’esperienza di una persona comunque in età maggiormente avanzata”.

“Certamente conclude la giovane essendo nel panorama romano in cui ci sono degli studentati infestati con ratti e blatti all’interno, l’esperienza del co-housing potrebbe essere una soluzione ma va sicuramente definita la declinazione che assumerà”.

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Servizio tg di Gabriella Rita Tesoro