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Fiumicino, lavoratori irregolari nella logistica: scoperti oltre sei milioni di euro di contributi non versati

Le indagini scattate dalla società che applicava delle condizioni contrattuali di fornitura con un ribasso del 25%

Lavoratori impiegati irregolarmente nel commercio all’ingrosso di bevande e contributi non versati per milioni di euro. Sono stati scoperti da Guardia di Finanza e Inps nella zona di Fiumicino.

Le indagini sui lavoratori scattate dalla società che applicava delle condizioni contrattuali di fornitura con un ribasso del 25%

Si tratta di controlli avvenuti nell’ambito della ricerca del “sommerso da lavoro”, che la Guardia di Finanza ha messo in piedi con l’obiettivo di salvaguardare operatori che svolgono onestamente il proprio lavoro, le fasce più deboli della popolazione, tutelando al tempo stesso gli interessi dell’erario.

I controlli dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma, congiuntamente a personale della Direzione di Coordinamento Metropolitano dell’INPS, hanno portato alla scoperta di un elevato numero di lavoratori impiegati in maniera irregolare. Si tratta di 288 persone, in forza presso lo stabilimento di Fiumicino di una società di Roma.

La società, che lavora nell’area dell’ingrosso di bevande, applicava delle condizioni contrattuali di fornitura con un ribasso del 25% rispetto ai prezzi correnti di mercato. E’ stata proprio questa la molla che ha fatto muovere i controlli.

In base alle verifiche effettuate da Guardia di finanza della Compagnia di Fiumicino e dal Servizio di Vigilanza Ispettiva di Inps è risultato che le assunzioni formalmente erano di una società “cartiera”, che somministrava il personale “dipendente” a imprese che dovevano effettuare delle lavorazioni. La società era stata costituita ad hoc per addossarle gli oneri fiscali e contributivi.

Secondo quanto sarebbe emerso sono stati omessi i versamenti di contributi previdenziali, assistenziali e assicurativi per una cifra che supera i 6,5 milioni di euro.

Un’altra violazione avrebbe interessato il Contratto Collettivo Nazionale della categoria poiché sarebbe stato riscontrato il peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti.

Per i rappresentanti legali delle due società, quella fornitrice dei lavoratori e quella utilizzatrice, è scattata la denuncia con l’ipotesi di reato di somministrazione fraudolenta di manodopera.

In attesa di giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.