Eur, il Palazzo dei Congressi cambia pelle: partito il progetto di restyling della struttura (VIDEO)

Il Palazzo dei Congressi è al centro di un progetto di restyling e adeguamento dell'attuale struttura

Restyling in rampa di lancio. Eur Spa e lo studio Alvisi Kirimoto hanno presentato i lavori di ristrutturazione e di rifunzionalizzazione del Palazzo dei Congressi di Roma. L’edificio progettato dall’architetto Libera alla fine degli Anni ‘30, oggi costituisce, insieme alla Nuvola di Fuksas il più importante polo congressuale di Roma.

Il Palazzo dei Congressi è al centro di un progetto di restyling e adeguamento dell’attuale struttura

Questo è un palazzo prestigiosissimo fatto dall’architetto Libera -dice Enrico Gasbarra, Presidente di Eur Spa- è stato aperto al pubblico nel 1953, e quindi oggi ha bisogno di un restyling, come tutti noi, anche per coniugarsi con le offerte che Eur Spa, in questi anni, ha fatto sul mercato nazionale ma soprattutto sul mercato internazionale degli eventi”.

Il progetto, che vale globalmente 8 milioni di euro, è ora al vaglio della Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

È il primo intervento di ristrutturazione che investe l’intero complesso nella sua totalità dall’apertura del 1953 e mira non soltanto a ristrutturare l’edificio integralmente per garantirne la salvaguardia, ma anche a dotarlo di una maggiore funzionalità.

Un progetto epocale -precisa Angela Maria Cosselu, amministratrice Delegata di Eur Spa- perché tutto il valore artistico, culturale e storico rimarrà assolutamente intatto, anzi metteremo ancora più in evidenza il fregio decorativo con le pitture di Gino Severini. Certamente utilizzeremo tutte le nuove tecnologie che consentano di esaltare ancora di più la bellezza di questo palazzo che è obiettivamente unico e che si studia nei libri di architettura delle principali università al mondo”.

Per l’architetto Massimo Alvisi questo progetto è stata una sfida unica. Fin dall’analisi dello studio preliminare dell’edificio è risultato chiaro che Libera avesse ipotizzato la possibilità di una futura evoluzione del Palazzo.

Non abbiamo fatto nulla -dice Alvisi- se non provare a innestare dei piccoli elementi, tra l’altro mobili, che permettano la separazione dei flussi, la gestione migliore dell’acustica, la possibilità di fare più eventi in contemporanea. Questa è un’opera straordinaria, non potevamo ovviamente toccare nulla”.

Una delle richieste che è stata avanzata è proprio quella di poter creare più eventi contemporaneamente. “Parliamo di un minimo di quattro eventi in simultanea -sottolinea Alvisi- e grazie, appunto, al salone degli eventi, alla sala dei congressi, al primo piano, e alle terrazze che potranno essere ulteriormente suddivise”.

Terminata la fase di valutazione da parte della Soprintendenza partiranno i lavori che dovranno permettere la compatibilità con gli eventi già in calendario, tenuto conto che il Palazzo non chiuderà continuando ad ospitare eventi e ad accogliere sempre più persone.

Il cantiere dovrebbe concludersi in due anni.

Servizio Tg di Francesca Del Mastro