“Aiutino” del Campidoglio all’Eur Spa per rilanciare il quartiere

Accordo tra Roma Capitale ed Eur Spa per il restauro nel quartiere dell'Eur: negli investimenti "Caput Mundi" manca un velodromo

Foto di repertorio
Con un accordo già approvato con delibera capitolina, poco più di 2,5 milioni di euro erogati dal Ministero del Turismo alla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma, andranno ad Eur Spa per realizzare alcuni interventi di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e sportivo del quartiere EUR.

Accordo tra Roma Capitale ed Eur Spa per il restauro nel quartiere dell’Eur: negli investimenti “Caput Mundi” manca un velodromo

Per il restauro di Palazzo dei Congressi, la realizzazione di un’App di promozione turistica, la digitalizzazione del patrimonio di immagini storiche e progetti architettonici e la realizzazione di un’attività sostenibile su sport e disabilità per la Cittadella dello Sport, più di 2,5 milioni di euro arriveranno ad EUR Spa per l’esecuzione tecnica degli interventi.

A stabilirlo è l’accordo “La Città condivisa”, che verrà siglato nelle prossime settimane. Un “aiutino” alla società per azioni, che è un Ente autonomo per il 90% controllata dal Ministero dell’economia, che consentirà ad Eur Spa di passare dalla fase progettuale alla realizzazione degli interventi previsti dal Pnrr, e con ciò proseguire l’iter per l’aggiudicazione dei primi tre progetti entro il 31 dicembre 2024.

Palazzo dei Congressi

Nella fattispecie, con una spesa di 950mila euro, verrà realizzato il restauro e il consolidamento dei rivestimenti del Palazzo dei Congressi. L’opera architettonica progettata alla fine degli anni ’30 da Adalberto Libera, rappresenta un esempio significativo di architettura razionalista con influenze neo-classiche e con all’interno opere d’arte di importanti artisti italiani del ‘900, tra cui straordinari pannelli decorativi realizzati da Gino Severini.

In tal caso gli interventi riguarderanno i rivestimento esterno in lastre di travertino che, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici, ha subito un progressivo degrado, che potrebbe comportare il rischio di distacco e caduta.

L’App “Roma 4.0” e la digitalizzazione del patrimonio

Altri 95mila euro di queste risorse saranno invece utilizzate per la creazione dell’App di promozione turistica. Infine, è di 150mila euro il fondo per la digitalizzazione del patrimonio di immagini storiche e dei progetti architettonici.

Entro il 31 marzo del 2025 poi, dovrà essere approvata la gara per il progetto #Amanotesa della Cittadella dello Sport, che prevede la ristrutturazione del centro sportivo “Mariner” per attività paralimpiche di canoa, canottaggio e vela presso il Parco Centrale del Lago.

Qui è prevista anche la costruzione di un pontile attrezzato, con l’accesso riservato, uno scivolo e un rimessaggio, e spogliatoi e bagni adeguati alle esigenze delle persone disabili.

Tra i progetti di Caput Mundi non c’è un Velodromo 

Con Caput mundi il progetto che, nell’ambito del Pnrr, valorizza e innova il patrimonio turistico, archeologico, artistico e sportivo della città di Roma, uno stanziamento di 500 milioni di euro metterà mano a un totale di 335 interventi.

Una “remise en forme” in cui manca non solo il progetto, ma la minima idea di realizzare un velodromo, come punto di riferimento per la crescita del ciclismo giovanile. A sottolinearlo in queste ore è il Professor Giuseppe Capua,
Medico Specialista in Medicina e Traumatologia dello Sport, e Presidente Commissione Antidoping FIGC:

Tra una quindicina di giorni partirà il Giro d’Italia che culminerà nel cuore di Roma, eppure nella Capitale d’Italia che ha il ciclismo nel DNA, con glorie come Bartali a Coppi, Gimondi, Moser, Pantani e Cipollini fino a Nibali, non esiste di un velodromo“.

Proprio l’unica struttura dedicata, e cioè il Velodromo olimpico dell’EUR, è stata demolita nel 2008 e a quella data, la struttura era già inutilizzata da decenni, limitando all’impianto di Forano (a 60 km da Roma), la possibilità per gli atleti di allenarsi in sicurezza.

Questa carenza è incredibile se pensiamo al potenziale che una struttura del genere potrebbe offrire – prosegue Capua -. Le difficoltà che una città come Roma presenta nel coinvolgere i ragazzi e i bambini nel ciclismo potrebbero essere superate se vi fosse una struttura dove iniziare a praticare questo sport in maniera totalmente sicura, lontano dal caos e dai pericoli del traffico”.

Proprio oggi ricorda il medico, e cioè il 22 aprile di 7 anni fa, Michele Scarponi, campione e vincitore del Giro 2011, perdeva la vita in un incidente stradale mentre si allenava.

I grandi investimenti sulla Capitale, sarebbero stati l’occasione giusta per rendere possibile un sogno sicuro che era anche il suo, non solo la creazione di un punto di riferimento per la crescita del ciclismo giovanile, che possa ispirare la prossima generazione di campioni, ma anche – perché no – la preparazione di nuovi impianti per le prossime olimpiadi del 2040.