Un Superyacht si profila al largo del litorale con le sue lussuose dotazioni
Cinquantacinque metri di lusso per lunghe crociere nel Mar Mediterraneo. Si è palesato così, a circa settecento metri al largo del porto turistico di Ostia nei pressi di Piazza Gasparri il Quinta Essentia, un superyacht appartenente a Valentin Zavadnikov, fondatore del Gruppo Beluga, importante azienda di liquori e belenkaya con sei distillerie e 9mila dipendenti e un patrimonio netto di trecento milioni di dollari.
Il proprietario 61enne, sposato con una figlia, è stato anche deputato dell’assemblea parlamentare a Mosca ma ha una vera e propria passione per il mare perché, oltre a essere proprietario di altre imbarcazioni, ha preso parte anche a importanti competizioni internazionali riservate alle barche a vela.
Se la proprietà del mega yacht è russa, interamente italiana è la sua provenienza. Il Quinta Essentia è, infatti, un natante di concezione e di produzione made in Italy ed è stato costruito dai cantieri Admiral Yachts, con sede ad Ancona, nel 2016.
Caratterizzato da un’alimentazione ibrida il battello è alimentato da motori Man che gli permettono di raggiungere una velocità massima di 34 nodi e una velocità di crociera di 12 nodi oltre a un’autonomia di 3mila miglia marine.
L’imbarcazione, dal costo stratosferico di 28 milioni di dollari e oneri di manutenzione per 3 milioni di euro all’anno, è stata realizzata integralmente in alluminio e secondo dettami ispirati alla più alta qualità e innovazione tecnica a livello internazionale.
Ma se le caratteristiche esteriori ne fanno una barca ispirata ai più recenti ritrovati nautici, con linee pulite e uno scafo color argento metallizzato, gli interni non sono da meno.
Progettato per rilassarsi e divertirsi dalla designer italiana Michela Reverberi il Quinta Essentia può ospitare fino a 12 persone, in sei cabine letto tutte dotate di bagno privato, e fino a un massimo di 13 uomini di equipaggio.
All’interno una zona lobby con salone attrezzato per il servizio bar e spettacoli di intrattenimento, oltre a una sala cinema che può essere convertita a salone per i massaggi. All’esterno sul ponte inferiore, c’è una grande terrazza solarium con vasca idromassaggio e una piattaforma adibita a piscina e ad altri giochi acquatici e un bagno turco.
Valentin Zavadnikov è dunque la prima importante presenza di ricconi che scelgono il litorale come destinazione per i loro viaggi in questi primi mesi del 2024, ed è anche titolare di un jet privato Hawker Beechcraft.
Se non è dato sapere su quali rotte il velivolo venga utilizzato e sia custodito tra un viaggio e l’altro è chiaro, invece, dove si trovi in questi giorni il Quinta Essentia.
Un patrimonio di enormi proporzioni che il guru della vodka continua a gestire e possedere alla luce del sole nonostante le sanzioni decise contro la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina e che prevedono, come è noto, il sequestro dei beni posseduti dagli oligarchi in occidente oltre ai loro cospicui depositi bancari.
L’ultima significativa apparizione di grandi natanti da riporto risale ai primi giorni dello scorso mese di ottobre quando alla fonda, sempre sul lido di Ponente, si fermò il Liva un’imbarcazione immensa di proprietà di Stephen Orenstein, un miliardario dalla doppia cittadinanza tedesca e statunitense che vive a Dubai.
Risultò che lo yacht era stato varato nel 2023 presso i cantieri navali Abelking & Rasmussen, situati nella cittadina di Lemverder in bassa Sassonia e specializzati, sin dal 1907, nella progettazione e costruzione di imbarcazioni da diporto per super ricchi. E la qualità, così come la cura del dettaglio, non potevano mancare in uno yacht costato 250 milioni di dollari (leggi qui).
Ma le immagini più impressionanti per quanto riguarda gli avvistamenti di battelli dai costi stratosferici furono riprese il 26 agosto scorso quando gli yacht ormeggiati di fronte al Lido furono addirittura tre. Di proprietà, tra l’altro, di ricchissimi sceicchi.
Si trattò di uno spettacolo da restare a bocca aperta, una sfilata del lusso che aveva suscitato curiosità e invidia per migliaia di bagnanti a poche centinaia di metri dalla riva (leggi qui).
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