Roma, truffa 80enne affetta da Alzheimer: mandato di cattura per un napoletano

La pensionata truffata affetta da Alzheimer, mandato di cattura per un finto avvocato. L'accusa estorsione aggravata

Truffa estorsione ai Castelli Romani - canaledieci.it

Da Napoli in trasferta in tutta Italia per truffare pensionate, meglio se molto anziane e non lucide. Come una 80enne di Porta Pia a Roma, affetta da Alzheimer, finita raggirata e alleggerita di oltre 50mila euro con la truffa del finto avvocato. In carcere su mandato di arresto firmato a piazzale Clodio è finito un 28 enne napoletano. Ora la polizia sta cercando di risalire ai complici.

La pensionata truffata affetta da Alzheimer, mandato di cattura per un finto avvocato. L’accusa estorsione aggravata

A dare esecuzione all’ordinanza i poliziotti del commissariato di Porta Pia, dove i familiari dell’anziana hanno sporto denuncia. Il 28enne, residente nel centro storico di Napoli e da oggi a Poggioreale, avrebbe portato a segno il raggiro dell’80enne il 10 gennaio. Ora dovrà rispondere dell’accusa di estorsione pluriaggravata, più grave della semplice truffa.

Quel giorno la banda di truffatori fingendosi appartenenti all’Arma dei carabinieri e avvocati, ha prima raggirato la vittima al telefono e poi in casa facendole credere che la figlia aveva provocato un incidente con feriti per il quale rischiava di finire in prigione. Per evitare il carcere – l’avvertimento – sarebbe stato necessario versare una grossa cauzione in contanti, ma anche in oro.

La pensionata, terrorizzata, aveva subito ceduto consegnando 2.800 euro e  altri 50mila in oro e gioielli.

Per lei d’altra parte nessuna possibilità di chiedere aiuto o confrontarsi con la famiglia: la banda aveva appositamente  tenuto occupato entrambe le linee telefoniche della vittima, sia quella fissa che del cellulare.

Le telecamere

I poliziotti, grazie alla denuncia sporta in commissariato e alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza interno all’abitazione, hanno identificato l’autore del delitto. A tradirlo alcune foto sui social.

Durante gli accertamenti gli agenti hanno dimostrato  che l’uomo, in concorso con altri soggetti, il mese successivo, aveva portato a termine altri due tranelli analoghi nel nord Italia.

Il sospettato inoltre era stato fermato da personale del Compartimento Polfer Lazio all’interno di un treno proveniente dal Veneto e diretto in Campania con al seguito, ben nascosti, il bottino di una truffa ai danni di un’anziana residente in provincia di Rovigo.

Nell’occasione, gli agenti hanno accertato che nella truffa di Rovigo il 28enne aveva indossato gli stessi abiti “filmati” nell’appartamento di Porta Pia.