Operatore del 118 muore d’infarto durante un soccorso a un cardiopatico: l’addio a Roberto Campigotto

L'operatore del 118 è morto d'infarto mentre cercava di soccorrere un cardiopatico che a sua volta è pure lui deceduto

Un operatore del 118

Il salvataggio di vite umane era la sua missione quotidiana. Le corse in ambulanza per rianimare e soccorre il prima possibile persone a rischio vita. Per lui però ieri non c’è stato nulla da fare: Roberto Campigotto, 59enne di Sacrofano e operatore dell’Ares 118 a Roma, è morto salvando l’ennesima vita umana. Ha perso la vita a Monterotondo mentre cercava di rianimare un cardiopatico: a ucciderlo un infarto improvviso.

L’operatore del 118 è morto d’infarto mentre cercava di soccorrere un cardiopatico che a sua volta è pure lui deceduto

È stato colto da un infarto, durante un soccorso. La tragedia si è consumata in via Morosini dove Campigotto era arrivato veloce in ambulanza assieme ai colleghi per soccorrere un anziano in arresto cardiaco. Durante le manovre di rianimazione del paziente, l’operatore ha avuto, a sua volta, un infarto.

Sul posto sono giunte altre due ambulanze e il medico rianimatore in elisoccorso.

Trasportato all’ospedale di Monterotondo, Campigotto è deceduto durante il trasporto.

Stessa sorte è toccata al signore, anche lui morto nonostante le manovre rianimatorie.

Il ricordo

La notizia della morte dell’operatore del 118 ha gettato nello sconforto i colleghi.

Una notizia che mi rende davvero triste – lo saluta un ex collega – Tre anni assieme, tante risate, tanto lavoro. Grazie per quello che mi ha insegnato”.

Le parole del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Roberto era un soccorritore dell’Ares 118 Lazio. È scomparso prematuramente proprio mentre svolgeva il suo lavoro, come sempre, con passione e professionalità.

Notizie come queste provocano un dolore profondo. A nome mio personale e della Giunta della Regione Lazio voglio esprimere le condoglianze più sincere alla famiglia di Roberto e alla straordinaria comunità dell’Ares118 regionale”.

Anche la rete regionale di Salute Lazio riserva delle parole di ricordo dell’operatore del 118.

Il servizio sanitario regionale si stringe al dolore della famiglia, degli amici e della comunità aziendale di Roberto, autista soccorritore di ARES 118 Lazio venuto a mancare prematuramente mentre svolgeva il proprio lavoro con la dedizione e lo spirito di servizio che lo hanno sempre contraddistinto.

Non smetteremo mai di ringraziare tutti gli operatori che ogni giorno salvano vite umane grazie al loro impegno e che oggi sono state colpite da un grave lutto di cui è partecipe l’intera Regione Lazio”.

Mauro De Santis sulla pagina facebook 118 Ari Lazio nel dare la notizia ha scritto:Oggi, un soccorritore ha dato prova di un coraggio e una dedizione straordinari. Durante le manovre di rianimazione su un paziente in arresto cardiaco, il soccorritore stesso è stato colpito da un arresto cardiaco.

Nonostante la situazione drammatica, i colleghi del soccorritore sono intervenuti con prontezza e professionalità, utilizzando le stesse tecniche salvavita che avevano appena applicato al paziente ma non c’è stato niente da fare per entrambi.

Questa vicenda ci ricorda l’immenso valore del lavoro dei soccorritori, che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per aiutare gli altri. Il loro impegno e la loro dedizione spesso passano inosservati, ma sono gesti eroici che meritano la nostra profonda ammirazione e gratitudine.

Un plauso speciale va a questo soccorritore, un eroe che ha dimostrato coraggio e professionalità eccezionali rimanendo esso stessa vittima del suo lavoro . La sua storia è un monito per tutti noi a non dimenticare mai il sacrificio e il valore di chi opera quotidianamente per la nostra sicurezza e il nostro benessere”.