Infernetto, la strenua lotta di Retake contro i murales del degrado (VIDEO)

Scritte naziste e disegni osceni i vandali imbrattano e i volontari di Retake accorrono per ripulire

Murales del degrado. Svastiche, scritte e inneggianti a Hitler, nel parco per bambini di via Lino Liviabella all’Infernetto. I vandali imbrattano e i volontari di Retake accorrono per ripristinare il giusto decoro.

Scritte naziste e disegni osceni i vandali imbrattano e i volontari di Retake accorrono per ripulire

Accade purtroppo con troppa frequenza e i volontari ora chiedono maggiori controlli per evitare che i teppisti possano continuare a prendere di mira l’area dedicata ai più piccoli.

È una lotta immane e senza fine, ma non molleremo -dice Paola Saraceni, volontaria Retake Infernetto- chi la dura la vince. Noi siamo della vecchia guardia, io ho 78 anni. Voglio vedere che cosa vogliono fare gli adolescenti: o si raddrizzano o non si raddrizzano. Il problema però è un altro e riguarda tutti noi, l’intera società, qualche mamma lo sta già dicendo, capire perché questi ragazzi, che non sono bimbi dato che le frasi scritte sono troppo da grandi, si divertono a fare tutto questo. Non abbiamo più tanto sporco in giro.

Prima avevamo bottiglie di birra spezzettate che avevano riempito anche tutto lo spazio presente davanti alla parrocchia. I bambini giocavano, piccolini con le loro biciclette, e gli si bucavano le gomme.

Questo andazzo non l’abbiamo visto più. Ci abbiamo lavorato tanto e non c’è più. Però adesso ricorrono ai murales e quindi scrivono cose veramente brutte, che non è proprio il caso che i bimbi vedano”.

Inneggiavano a Hitler

Inneggiavano Hitler e poi a basso i negri, quindi parole contro razziste -risponde Saraceni- e poi i soliti perché ce l’hanno fisso in testa, il solito disegno di un pene lungo tre metri, dalla prima carrozza fino all’ultima dei giochi destinati ai bimbi, ma abbiamo cancellato tutto quanto. Non è solo qui, perché l’altro giorno hanno vandalizzato la panchina in via Wolf Ferrari. Poi distruggono, scrivono sui muri, è proprio un vandalismo che si sta allargando all’interno del quartiere. Il problema è che non c’è vigilanza però. Allora io non dico che si debba ricorrere sempre al carcere, questo no, però esistono delle norme che prevedono che chi imbratta pulisca”. E bisogna applicarle.

Servizio Tg di Francesca Del Mastro