Incinta è costretta a rubare per consegnare ai suoi aguzzini 1000 euro al giorno: li fa arrestare

Incinta si ribella ai suoi aguzzini che la massacrano di botte: le estorcevano 1000 euro al giorno

Nella foto estratta da Welcome to favelas la donna incinta riversa a terra

All’ottavo mese di gravidanza non voleva più sentirsi costretta a rubare per consegnare ai suoi aguzzini mille euro al giorno. Per questa “rivolta” degli schiavi, sarebbe stata seguita sulla Metro B e picchiata a sangue lo scorso 5 aprile, dai due uomini arrestati in queste ore con l’accusa di estorsione e rapina aggravata.

Le immagini della donna incinta riversa sul pavimento della metropolitana, aveva fatto il giro del web suscitando l’indignazione degli utenti social.

Incinta si ribella ai suoi aguzzini che la massacrano di botte: le estorcevano 1000 euro al giorno

Una scena di violenza inaudita era stata ripresa e postata sui social con una video denuncia, dai viaggiatori che lo scorso 5 aprile erano fermi sulla banchina della metropolitana della Linea B in direzione Laurentina.

La vittima protagonista di un pestaggio terribile era una donna croata di 39 anni che era stata aggredita da tre persone, e massacrata di calci e pugni, all’interno di un convoglio.

Con l’immediata richiesta di aiuto alle Forze dell’Ordine, i primi a raggiungere il posto furono gli agenti delle volanti della Questura di Roma che trovarono la donna all’ottavo mese di gravidanza riversa in terra e sanguinante con l’urgenza di cure mediche.

La donna trasportata d’urgenza in ospedale, ha trovato la forza di raccontare l’incubo che stava vivendo in quelle condizioni, che nonostante la sua gravidanza la vedevano costretta a rubare per le minacce di persone, che pretendevano da lei di riscuotere ogni giorno una somma di almeno 1000 euro.

Una cifra che avrebbe dovuto procurarsi con l’attività del furto, e che in un atto di ribellione, aveva rifiutato di portare avanti, scatenando la reazione brutale nei suoi confronti.

Sono state le descrizioni fornite dalla vittima agli investigatori del Commissariato Viminale, a far mettere in moto le ricerche, con una caccia all’uomo che ha portato al rintraccio dei primi due aggressori.

Si tratta di un uomo e una donna rom, di 20 e 24 anni, che sono stati sottoposti a fermo. Ora dovranno rispondere dei gravi indizi del reato di estorsione e rapina aggravata in concorso.