Roma, in un immobile sottratto alle mafie nasce il “Borgo della Legalità”: il progetto di ANPPE

La struttura di 700 mq in un'area di 20mila, sarà aperta per attività di volontariato, sport, educazione alla legalità e uno sportello anti-violenza

Una struttura in disuso, confiscata alle mafie organizzate nella periferia della Capitale, sarà la sede del primo “Borgo della Legalità” di Roma.

Il nuovo grande punto di riferimento per il volontariato nella Capitale, sta per prendere vita grazie all’impegno dell’ANPPE, l’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria di Roma. A spiegare il senso di questo straordinario progetto, il responsabile organizzativo dott. Luigi Zaccaria.

La struttura di 700 mq in un’area di 20mila, sarà aperta per attività di volontariato, sport, educazione alla legalità e sportello anti-violenza

Davanti al residence Borgo del Poggio in via Fioranello 186, a due passi dal Divino Amore, quattro anni fa nell’ambito di un’operazione contro la criminalità organizzata, le Forze dell’Ordine coordinate dalla Procura di Roma, confiscarono un immobile di circa 700 metri quadri all’interno di un terreno di 20mila.

Un circolo privato esclusivo, con tanto di cucina, ristoranti e campi da tennis, che dopo anni in disuso, tornerà a riaprire le sue porte, ma stavolta a beneficio di tutti i cittadini per attività sociali.

Lo si deve al progetto messo in piedi dall’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria di Roma che, in cooperazione con il Tribunale di Roma e la procura della Capitale, le forze di polizia e le associazioni di volontariato del territorio, hanno lavorato senza sosta per ripristinare gli ambienti e metterli in sicurezza per l’apertura.

“Da alcune settimane i nostri volontari sono a lavoro per riattivare la funzionalità del plesso – ha spiegato il Responsabile organizzativo dott. Luigi Zaccaria – che prenderà una nuova vita, grazie al lavoro di manutenzione strutturale e ripristino locali che stiamo portando avanti con i nostri volontari“.

Un impegno faticoso ma profuso volentieri, sia dai baschi blu nel loro tempo libero, sia dai numerosi volontari di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in Congedo – Gruppo Roma 1 ODV.

I servizi forniti dal “Borgo della Legalità”

La struttura, in fase di ultimazione e prossima apertura al pubblico, è stata pensata per essere un unico luogo che possa ospitare in contemporanea, iniziative di volontariato e sociali, ma anche di sostegno alle fasce meno abbienti. 

Negli spazi che verranno inaugurati, si svolgeranno anche eventi sportivi e iniziative ludiche. Ma soprattutto, in perfetto spirito con il concetto del “Borgo della Legalità”, delle attività di formazione finalizzate a migliorare l’educazione del bene comune e sensibilizzare le persone al valore dei principi di solidarietà, rispetto e la collaborazione con le Istituzioni.

Infine, in collaborazione anche con realtà religiose, tra i servizi fondamentali nell’ambito delle attività di sostegno e denuncia, sorgerà uno sportello anti violenza.

La grande novità che sorgerà in questo quadrante della Capitale, è l’ultima delle attività realizzate con la determinazione dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria di Roma:

“La nostra sede nasce a Ostia circa 9 anni fa, ma si impegna con iniziative solidali in tutto il territorio di Roma Capitalespiega Luigi Zaccaria -. Tra le tante iniziative che hanno trovato consenso e a cui è stato riconosciuto un valore soprattutto dai diretti interessati, c’è ad esempio “Un Calcio per la libertà” nel carcere minorile di Casal del Marmo, giunta alla quarta edizione, anche grazie a testimonial d’eccezione come i calciatori di serie A Cappioli, Balbo ed altri. In cantiere però abbiamo tante altre iniziative per il bene della comunità e per cui continueremo a mettere in campo le nostre energie senza risparmiarci”.

L’appuntamento intanto per l’inaugurazione del primo “Borgo della Legalità” nella Capitale sarà il 23 Aprile alle ore 17.00 in via di Fioranello 186, con la consegna simbolica delle chiavi.

“Possiamo dire che con il Borgo della Legalità, viene presentata al pubblico anche la figura della “Polizia Penitenziaria della solidarietà”. Teniamo molto a questa immagine – prosegue Zaccaria -, perché nell’idea dei cittadini, i baschi blu hanno soprattutto una funzione sanzionatoria. Fuori dall’attività di questi agenti invece, c’è tantissimo impegno nel sociale. Ne è una dimostrazione la nascita a tempo di record di questa struttura, per cui tutti si sono rimboccati le maniche” – conclude.