Le riprese del docufilm su Alberto Sordi sono partite nel suggestivo centro storico di Narni in provincia di Terni dove si sono presentate centinaia di comparse che hanno sovraffollato la cittadina.. Del cast fanno parte anche Enzo Salvi e Maurizio Mattioli.
Aneddoti e curiosità della vita di Alberto Sordi, raccontati prima nel libro, approderanno ora sul grande schermo
L’altro Sordi, quello che non compare sullo schermo. Il Sordi uomo, non solo l’attore. La sua vita privata, tra aneddoti e curiosità.
Nel cast di “Alberto Sordi secret”, le cui riprese sono iniziate a Narni, figurano due attori romani amatissimi dal pubblico, come Enzo Salvi e Maurizio Mattioli. Si tratta del primo docufilm sulla vita del grande attore comico romano tratto dal libro “Alberto Sordi segreto” scritto dal giornalista e conduttore Rai, Igor Righetti, cugino del grande comico romano oltre che regista della pellicola. Un vero best seller giunto all’undicesima edizione. Il direttore della fotografia è Gianni Mammolotti, la produzione Cameraworks di Roma.
In scena anche Daniela Giordano, Valerio Mammolotti, Fioretta Mari, Emanuela Aureli e il piccolo Flavio Raggi, per la prima volta davanti alla macchina da presa.
“Un progetto internazionale anche in inglese e spagnolo tratto dal libro in cui per la prima volta i milioni di fan in tutto il mondo dell’Alberto nazionale scopriranno l’uomo e non l’attore – riporta Enzo Salvi sui suoi social – Il docufilm si compone di una parte documentaristica con testimonianze inedite di amici dell’attore tra i quali il regista Pupi Avati, l’annunciatrice e presentatrice tv Rosanna Vaudetti, la nipote di Totò Elena de Curtis, il re dei paparazzi Rino Barillari, la contessa Patrizia de Blanck, Sabrina Sammarini (figlia dell’attrice Anna Longhi), foto di famiglia, video e audio originali”.
Questa parte si lega a un’altra dove la narrazione diventa racconto filmico con personaggi vissuti realmente in cui viene mostrata l’infanzia e l’adolescenza di Alberto Sordi negli anni Venti e Trenta grazie alle interpretazioni di attori e attrici amati dal grande pubblico come Fioretta Mari, Emanuela Aureli, Maurizio Mattioli, Daniela Giordano, Dado Coletti ed Enzo Salvi.
Salvi, del resto, ha sempre avuto nei confronti di Sordi una vera passione. Non a caso, insieme a Mariano D’Angelo, ha esordito nel duo comico “Mammamia che impressione”. Un nome che porta dritto dritto al film del 1951 di Roberto Savarese dal titolo “Mamma mia, che impressione!” e che vedeva Sordi protagonista, nei panni del giovane Alberto.
Enzo Salvi nel docufilm interpreta lo zio Emilio, il barbiere. Ma cosa ha significato, per lui, far parte di questo cast? “Per me è stata una grandissima emozione, essendo cresciuto con i film di Alberto Sordi – racconta l’attore lidense – ma soprattutto mi posso considerare la cintura nera nera dei suoi fan. Alberto Sordi è l’icona della romanità e grazie a lui, che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, sono fiero di poter far parte di questo progetto che racconta la sua fanciullezza insieme a bravissimi attori”.
Nel mese di marzo era comparso sulla pagina Facebook del Comune di Narni un annuncio per la selezione di figuranti che avrebbero partecipato alle riprese del film.
Per i bambini si richiedeva, ma senza che fosse indispensabile, una parlata con inflessione romanesca. Il piccolo Flavio Raggi è stato poi scelto per interpretare Sordi in età giovanile.
Attraverso i personaggi reali viene raccontata la vita del grande attore.
Il video che proponiamo è relativo all’intervista del cugino in occasione della sua presentazione a Ostia del volume “Alberto Sordi segreto”.
I ciak sono previsti non solo a Narni, dove tra l’altro nel mese di marzo è stato inaugurato un bellissimo murales dedicato a Sordi, ma anche a Roma, in Toscana, nelle Marche e nella Repubblica di San Marino luoghi da lui molto amati.
Si tratta di un biopic in cui nulla è frutta di fantasia ma in cui i dialoghi, le situazioni e i personaggi ripercorrono la vita reale e sconosciuta al pubblico di Alberto Sordi. E’ noto che Sordi fosse riservatissimo, non amasse l’ostentazione e la sua vita privata fosse blindata.
Il docufilm lontano dai luoghi comuni è ricco di emozioni, aneddoti, curiosità e frutto di una produzione indipendente che non ha ricevuto alcun contributo pubblico.
