Novità per i pazienti dei medici di famiglia: cosa cambia negli studi (VIDEO)

Ci saranno nella Sanità pubblica dei cambiamenti importanti, una volta che la Regione avrà recepito le novità 

Per i medici di famiglia del Lazio e i loro pazienti è in arrivo una rivoluzione. Le novità si prospettano a seguito della firma del nuovo contratto nazionale.

Ci saranno nella Sanità pubblica dei cambiamenti importanti, una volta che la Regione avrà recepito le novità

Una delle principali novità in tema di Sanità pubblica riguarda gli orari dei medici di base, che passano da tre ore al giorno a sei. Non solo.

Addio agli studi con uno o due specialisti della Medicina generale, che saranno sostituiti da aggregazioni di 10-15 esperti, riuniti in equipe e distribuiti ogni 30mila abitanti.

Qui confluirà anche l’ex guardia medica, che viene abolita.

Le novità dovranno essere recepite dalla Regione. Per i cittadini, cosa cambierà?

“Cambia che, in ogni caso, le famigerate tre ore diventano di più – spiega Pier Luigi Bartoletti, segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale Lazio quindi 6 ore di apertura studio per i colleghi che stanno al massimale; per i colleghi di ex Guardia Medica diventeranno un ruolo unico, quindi lavoreranno insieme a noi. Non scompare il servizio, non scompare il medico di Guardia Medica ma viene assemblato in un’equipe più grande rispetto a prima. Cosa cambierà in sintesi? Che verrà sistemata un po’ meglio l’organizzazione sul territorio, perché si lavorerà su basi di popolazione di 30mila abitanti, ai quali corrisponderanno in media 11 medici a ciclo di scelta, medici di famiglia e circa 3 medici ex guardia medica, che lavoreranno insieme a loro”.

Rivoluzione Sanità con il nuovo contratto nazionale: cosa cambia per medici di base e studi
Foto: Canaledieci.it

“Cambiamenti rilevanti ci sarannoafferma Alberto Chiriatti, vicesegretario regionale della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale –  Si darà una maggiore importanza alle forme di aggregazione dei vari medici e noi come medici del Lazio stiamo cercando di aggiornare questo tipo di assistenza, che sia il più possibile vicino al cittadino e nel contempo che garantisca al cittadino quelli che noi abbiamo chiamato i livelli essenziali di assistenza della medicina generale”.

Resta però una questione aperta. La Giunta Rocca della Regione Lazio vorrebbe spostare tutti i medici di base all’interno delle Case di comunità o Case della salute.

“La grossa novità, e quello su cui stiamo spingendo, è – continua il vicesegretario – Casa di comunità sì, ma la Casa di comunità noi la vediamo essenzialmente come un livello in cui il cittadino andrà a fare qualcosa che non può fare nello studio.

Rivoluzione Sanità con il nuovo contratto nazionale: cosa cambia per medici di base e studi
La Casa della Salute di Ostia – Foto: Canaledieci.it

In un luogo come Roma, in una città come Roma, come Ostia, il numero di medici importante non può essere tutto concentrato all’interno, anche perché andiamo a perdere due cose che sono le basi della medicina generale, la prossimità e il rapporto fiduciario. Su questo noi come medici di medicina generale lotteremo per il mantenimento”.

Servizio tg di Siria Guerrieri