La mareggiata colpisce le strutture in acqua dallo scorso novembre
La mareggiata ha colpito di nuovo il litorale di Ostia. E lo ha fatto pesantemente, andando ad aggravare ulteriormente la situazione drammatica già in atto da mesi.
Il litorale lidense è stato aggredito nuovamente dalla mareggiata. Dal pomeriggio di ieri, martedì 16 aprile, la forza del mare sta facendo sentire i propri effetti sulle cabine rimaste in piedi, anche se in pessime condizioni, e sulle strutture balneari che si trovano a contatto con le onde e che hanno subito ancora danni.
In più si vedono tavole, pezzi di legno e altri relitti che le mareggiate hanno strappato nell’area degli stabilimenti e che ripropongono la propria presenza, trascinati a riva.
Una situazione che, come si vede nel video, viene mostrata da una residente tramite social.
Alcuni gestori si erano messi in moto per pulire la spiaggia ma, in questa situazione, è molto complicato.
“Con la mareggiata delle ultime ore – spiega Massimo Muzzarelli presidente di Federbalneari Roma e titolare dello Sporting Beach – si è aggravata la situazione già preesistente da questo inverno. Dal mese di novembre noi abbiamo avuto danni per circa 2 milioni di euro. Le cabine sono state decimate in cinque settori. Ne sono rimaste poche unità per ciascuno di essi. Tra me e il Kursaal ne abbiamo perse circa 200”.
Il mare sta scavando dove già le strutture, che stavano in acqua dalla mareggiata di novembre, stavano crollando (leggi qui). Ora la conta dei danni è ingente ma ancora sommaria per gli stabilimenti di questa parte di Ostia.
“Stiamo aspettando che ricostruiscano la spiaggia – prosegue Muzzarelli – per capire se e quanto c’è di recuperabile. Gli stabilimenti più colpiti sono Sporting, Kursaal e Hibiscus. Gli altri colleghi hanno strutture che, per fortuna, sono riusciti ad arretrare”.
La zona delle spiagge di Levante è la più penalizzata, con qualche decina di migliaia di metri quadri spariti.
“Ciò comporta – dice Muzzarelli – che anche l’offerta per l’utenza dovrà essere ridotta con una situazione di questo tipo. Ora si passa al mare primaverile, più tranquillo. Siamo in attesa che vengano cantierizzati i lavori. Speravamo che avvenisse entro aprile perché i tempi stringono”.
C’è poi tutta la questione detriti. Il mare restituisce ciò che ha tolto alle strutture. Scaraventa sulla riva o deposita, a seconda della sua forza e delle correnti, tavole, pezzi di legno, cavi, lastre.
“Abbiamo lavorato per una settimana per poter bonificare la zona pulendola dai detriti – conclude Muzzarelli – inoltre quando i detriti sono visibili cerchiamo di toglierli. Gli operai li rimuovono quando affiorano. Con la mareggiata delle ultime ore siamo tornati indietro di una settimana. Un lavoro che è stato inutile, purtroppo”.
Una bonifica completa potrà essere fatta non appena la situazione che riguarda la spiaggia verrà sistemata. Inoltre le attuali condizioni delle strutture rendono complicato, non solo il conteggio dei danni, ma anche solo arrivare alla zona disastrata per pulire.