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Roma, sequestri e pestaggi per dosi di droga non pagate. All’alba 11 arresti

Sequestri e pestaggi per dosi di droga non pagate. All'alba 11 arresti. Una indagine partita da Cinecittà

Sequestri, pestaggi e pistole puntate alle tempie. Roma rivela un’altra faccia militare, quella riservata ai clienti, in particolare acquirenti di cocaina, morosi coi pusher. Undici gli arresti all’alba tra Roma e due province. Un’inchiesta partita da Cinecittà ed eseguita da carabinieri e polizia. In manette anche la mente Daniele Salvatori, 47 anni.

Sequestri e pestaggi per dosi di droga non pagate. All’alba 11 arresti. Una indagine partita da Cinecittà

Dalle prime luci dell’alba tra Roma, Viterbo e Frosinone, i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Roma e gli agenti di Polizia del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone accusate di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.

L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri pusher un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi.

In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di ricostruire un gruppo criminale con base a Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.

Le torture

Le vittime venivano portate nelle abitazioni di alcuni indagati dove venivano picchiate e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari.

Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente.

Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.

L’analisi del flusso di denaro estorto – oltre 300.000 euro – ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al personaggio più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.

A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Dda, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari.

Il quarantenne era già stato arrestato anche il 3 ottobre 2022 dai carabinieri, nel frusinate, dopo essere stato sotto casa di una vittima con un’arma in tasca.