Sei gli indagati: 4 dipendenti dell'Agenzia delle Entrate e due professionisti. I reati: corruzione e accesso abusivo a sistema informatico
Corruzione all’Agenzia delle Entrate. Mazzette e pranzi al ristorante ‘a scrocco’ in cambio del taglio di cartelle di pagamento.
Tre funzionari dell’Agenzia delle Entrate arrestati, un quarto dipendente già in pensione sottoposto all’obbligo di firma assieme a due professionisti. E’ il bilancio di una inchiesta delle procura di Roma che oggi ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari. Le contestazioni, a seconda dei ruoli, corruzione e accesso abusivo a sistema informatico.
A notificare disposte a piazzale Clodio le misure gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Roma.
Secondo l’accusa i tre funzionari, impiegati presso gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate di Roma 3 e Roma 4, asservivano la propria funzione agli interessi privati di alcuni professionisti del settore contabile, dietro compensi in denaro, ovvero il pagamento di pranzi al ristorante.
In tale contesto, gli indagati si avvalevano anche abusivamente dei sistemi informatici e telematici dell’Anagrafe Tributaria in dotazione all’Agenzia delle Entrate, allo scopo di consultare le informazioni necessarie ad ottenere gli elementi utili alla conclusione delle pratiche relative ad accertamenti fiscali ovvero a contratti di comodato o successioni, al fine di ottenere l’abbattimento totale o la sensibile riduzione delle somme di denaro richieste dal fisco.
Le cifre richieste dai pubblici ufficiali variavano a seconda dell’importo dell’avviso o della cartella ed in base alla complessità della pratica e spaziavano dai 100 euro alle migliaia di euro.