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Pomezia, maxi piantagione di cannabis scoperta e sequestrata dai carabinieri

Le piante di cannabis erano coltivate in casette e rimorchi dei tir abbandonati

Costruzioni nascoste in mezzo alla vegetazione e trasformate in piantagioni di cannabis. Ma anche tir abbandonati e sfruttati nel medesimo modo, nascondendo piante di cannabis in crescita. La scoperta, nella zona di Santa Palomba, è stata fatta dai carabinieri della Compagnia di Pomezia.

Le piante di cannabis erano coltivate in casette e rimorchi dei tir abbandonati

Il sequestro della maxi piantagione di cannabis è avvenuto nel pomeriggio ieri. I carabinieri della Compagnia di Pomezia erano impegnati in un servizio straordinario di controllo allo scopo di prevenire e reprimere la criminalità diffusa nella zona industriale,  quando hanno scoperto l’area in cui la cannabis era stata coltivata.

Da questa zona, infatti, proveniva un fortissimo odore di marijuana. Quando i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pomezia sono arrivati al campo incolto, dove erano stati visti dei tir abbandonati, hanno svolto delle ricerche all’interno della vegetazione arrivando a scoprire due costruzioni in muratura.

Proprio da qui arrivava l’odore di marijuana.

Quello che doveva essere un controllo su questa zona in cui apparentemente erano stati abbandonati i tir, ha rivelato quindi ben altro.

Le due casette, tra l’altro, erano state perfettamente attrezzate per essere adibite alla coltivazione della cannabis ed erano munite di impianto di aerazione, illuminazione ed irrigazione.

Qui i militari hanno rinvenuto 280 piante alte fino a un metro e mezzo.

Il controllo dei tir ha riservato anche un’altra sorpresa. I quattro rimorchi, infatti, contenevano anch’essi piantagioni di cannabis perfettamente attrezzate.

Sequestrate centinaia di piante scoperte nei tir e nelle casette

I carabinieri sono arrivati a sequestrare complessivamente 720 piante in crescita, oltre a decine di sacchi di sostanza vegetale in fase di lavorazione.

La droga sequestrata, in totale, ammonta a circa 800 kg. Sequestrata anche l’area del ritrovamento. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, sono al momento in corso.