Ostia Comune è il sogno di molta gente e se ne è parlato, oggi, lunedì 15 aprile in un convegno organizzato dal Comitato Promotore Ostia Comune presso l’Al Bajniero di Ostia Antica.
Presentato il progetto che farà partire l’iter legislativo per trasformare Ostia e il suo territorio in un Comune autonomo
Perché questo evento?
“Guarda -esordisce Cristiano De Cupis, presidente del Comitato Promotore Ostia Comune- oggi abbiamo intenzione di far partire il cantiere permanente per la produzione di speranza. Il cantiere permanente dell’innovazione urbana e del riscatto sociale ed economico di Ostia. Questo di oggi è lo start up, è la volontà di far ripartire ancora una volta Ostia Comune”.
Quale dovrebbe essere il perimetro di questo nuovo territorio?
“Il perimetro ricalca i confini del Lido di Ostia e di Ostia Antica -precisa Guido Pascucci, rappresentante legale del Comitato- quindi con margini rappresentati da linee di acqua e di terra. Il Tevere, il mar Tirreno fino alla fine dei Cancelli sulla Litoranea e poi, rientrando verso l’interno, il canale Palocco e quindi il Collettore per chiudersi poi sui confini del fiume. Un confine fatto di acqua di terre e di zone verdi”.
Quali saranno in concreto le prossime mosse dopo questo confronto di oggi?
“Le prossime mosse saranno quelle previste dalla norma, dalla legge regionale –precisa Alessio Nardini, vicepresidente del Comitato- presenteremo la proposta di legge. Abbiamo concluso tutti gli studi propedeutici e l’unico che ancora mancava era quello sulla parte economica, fermo a diversi anni addietro e che abbiamo voluto aggiornare. Tutto questo per rendere la proposta, seria, inattaccabile e ineccepibile. Proposta di legge che presenteremo prima dell’estate alla legge Regione Lazio. Dopodiché partirà l’iter legislativo e appena avremo il via dalla Regione potremmo procedere alla raccolta delle firme”.
Quella di oggi insomma è stata una giornata nella quale si è mosso il primo passo affinché un sogno possa diventare realtà.
