Blitz al Laurentino: nell’ondata di arresti in manette due fratelli per il tentato omicidio di Spinaceto (VIDEO)

Operazione all'alba contro la guerra del controllo dello spaccio al Laurentino: cinque arresti e maxi sequestro di denaro, droga e armi

Roma sud si è svegliata con le sirene all’alba di oggi, per un’operazione della Polizia di Stato che ha impegnato gli uomini e le donne di cinque commissariati, oltre a tre reparti, la Squadra Mobile di Roma, la scientifica e l’unità di cani antidroga.

Cinque le persone arrestate, di cui due per il tentato omicidio del 33enne C.A. L’uomo venne raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco a Spinaceto, lo scorso settembre.

Operazione all’alba contro la guerra del controllo dello spaccio al Laurentino: cinque arresti e maxi sequestro di denaro, droga e armi

Sulla piramide criminale legata alla guerra per il controllo dello spaccio, al Laurentino 38, è arrivato il graffio delle forze di Polizia di Stato della Capitale, che alle prime ore di oggi, hanno dato seguito a cinque misure cautelari emesse dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, collegate alle indagini su un episodio di tentato omicidio a Spinaceto, lo scorso 27 settembre.

Nei confronti del 33enne C.A. era stato organizzato un agguato che lo ha colto da solo su un marciapiede del quartiere di Roma sud, quando è stato raggiunto da alcuni colpi di arma da fuoco che gli hanno massacrato una gamba.

L’uomo, che rischiava di morire dissanguato, era riuscito ad arrivare all’ospedale sant’Eugenio, da dove sono partiti i primi accertamenti e le indagini che hanno portato agli arresti dei presunti esecutori materiali della gambizzazione.

Il predominio sulla piazza di spaccio alla base dell’agguato

A finire in manette con l’accusa di essere gli autori del reato, i fratelli Tiziano e Cristian M., che secondo le indagini e le intercettazioni degli uomini del IX Distretto Esposizione, gestivano da anni una collaudata attività di spaccio di sostanze stupefacenti nell’XI° ponte, a Via Kafka, imponendo la loro egemonia sul territorio, conquistata anche con l’uso delle armi.

Le stesse ragioni che secondo gli inquirenti, avrebbero portato all’agguato di C.A., restio ad allontanarsi dalla zona dominata dai due fratelli gravati da precedenti per spaccio, e che si erano organizzati con una struttura stabile e capillare.

Nel corso del loro arresto infatti, sono emersi elementi a carico anche di altri 11 soggetti facenti capo al noto pregiudicato B. V. A., relativamente ad una proficua ed assidua attività illecita di detenzione e spaccio di cocaina.

Nel maxi sequestro, armi, cocaina e 300mila euro provento di attività illecite

I servizi messi in campo oggi, hanno permesso di rinvenire non solo notevoli quantitativi di sostanza stupefacente ma anche armi da fuoco illegalmente detenute.

Altre tre persone residenti nel quartiere Laurentino 38, sono state arrestate poiché gravemente indiziate, a vario titolo, di porto abusivo di arma da fuoco, detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

E nella serie di fitti controlli messi in atto dagli operanti del IX Distretto Esposizione, con la collaborazione del XI Distretto San Paolo, l’VIII Distretto Tor Carbone, il Commissariato Romanina, e il XIV Distretto Primavalle,  è stato infine eseguito un maxi sequestro di denaro, circa 300mila euro ritenuti provento di attività illecite e 3 Rolex, e 13 decreti di perquisizione locale delegati dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di altrettanti indagati.

Gli indagati sono comunque da ritenere presunti innocenti, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.