A caccia di gozzi sul litorale di Fregene. Le tradizionali barche da pesca sono state al centro di una frenetica ricerca da parte della produzione che realizzerà la terza serie del Commissario Ricciardi. Il sequel televisivo è destinato a sbarcare nei prossimi giorni nella località affacciata sul Tirreno per dare inizio alle attesissime riprese.
Sbarca sul litorale della località tirrenica lo staff che inizierà le riprese della terza serie del Commissario Ricciardi
La fortunata serie che ha per protagonista l’attore abruzzese Lino Guanciale, arrivato per caso alla recitazione dopo essersi iscritto a un corso di recitazione mentre frequentava il liceo, approderà sul litorale a nord di Roma lunedì prossimo 15 aprile. Troupe, macchine da presa, mezzi d’appoggio e cast arriveranno intorno alle 8.00 di mattina sul Lungomare di Ponente dove il set sarà allestito nell’area di parcheggio situata di fronte al civico 278.
La produzione sarà affiancata, sul posto, dalla Commissione Cinematografica della Città di Fiumicino.
Le riprese proseguiranno sino alle ore 22.00 del giorno seguente, martedì 16 aprile e avranno, come corollario, l’istituzione di un divieto di sosta con rimozione forzata degli eventuali veicoli presenti. Occorre, infatti, fare spazio per il posizionamento della carovana cinematografica che sfrutterà i circa 100 metri quadrati dell’area assegnata per svolgere in piena tranquillità il proprio lavoro.
Trovano dunque conferma le indiscrezioni trapelate nel marzo dello scorso anno, quando andò in onda l’ultima puntata del secondo ciclo di episodi tratti dai romanzi di Maurizio De Giovanni che, proprio grazie al libro intitolato “caminito” aveva raggiunto il vertice delle classifiche dei volumi più venduti.
L’attore protagonista, nato ad Avezzano 45 anni fa, anticipò che il materiale a disposizione per proseguire il format destinato al piccolo schermo era abbondante e che gli spunti sarebbero stati tratti dai romanzi di De Giovanni non ancora utilizzati dagli sceneggiatori. “Caminito”, ma non solo, perché a disposizione dei produttori ci sono anche “Per mano mia”, “Il purgatorio dell’angelo”, “Il pianto dell’alba” e “L’ultimo passo di tango” (leggi qui). Una vena narrativa destinata a confluire nelle nuove puntate che dovrebbero arrivare su Rai1 all’inizio del prossimo anno
Se domandare è lecito e rispondere è sempre una cortesia vale la pena di chiedersi il perché di una scenografia marittima come luogo di ambientazione per il ciak della prossima edizione.
La risposta è abbastanza semplice e risiede nel fatto che la saga del Commissario Luigi Alfredo Ricciardi racconta la Napoli degli Anni Trenta in pieno periodo fascista. Un’epoca in cui i pescatori facevano largo uso dei gozzi, le barche tipiche senza motore e spinte a colpi di remi che lo staff dei trova roba ha tentato di rintracciare nei rimessaggi del litorale di Fregene in queste ultime settimane.
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