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Roma, pala d’altare del ‘700 rubata 30 anni fa finisce in un mercatino. Recuperata e esposta

La pala d'altare, un'opera di inestimabile valore, recuperata in un mercatino a Trionfale dai carabinieri. Esposta al Viminale

La pala d’altare di Domenico Mondo raffigurante “San Filippo Neri incontra San Carlo Borromeo”, risalente al 1762, recuperata dai carabinieri, dopo oltre 30 anni torna al patrimonio del Ministero dell’Interno.

La pala d’altare, un’opera di inestimabile valore, recuperata in un mercatino a Trionfale dai carabinieri. Esposta al Viminale

L’opera d’arte di inestimabile valore fu infatti trafugata nel 1993 dalla chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi di Napoli ed è stata ritrovata grazie alle accurate indagini condotte dall’Arma dei carabinieri di Roma.

Per l’occasione, ieri si è tenuta al Viminale una cerimonia, alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, nel corso della quale è stata esposta, per la prima volta dopo il furto, la preziosa tela.

Il ritrovamento

L’opera era stata ritrovata nel settembre del 2023. Sparita da Napoli 30 anni prima è stata ritrovava in un mercato sulla via Trionfale.

Il dipinto, ritrovato presso un’attività commerciale in zona Trionfale a Roma e sequestrato, anche grazie alla segnalazione dell’acquirente e alla denuncia di uno dei titolari dell’attività, sarà esposto a breve, d’intesa con la Soprintendenza speciale di Roma, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella – una delle circa 840 che il Fondo possiede in Italia – anche nota come Chiesa Nuova, in cui sono venerate le spoglie di San Filippo Neri, e nella quale – ha annunciato il Ministro – sono in via di completamento i lavori di restauro.

La pala, dopo un’accurata attività di ripulitura della tela e quindi di ripresa dei suoi colori originali, potrà essere nuovamente ammirata da tutti.

La pala esposta

La nostra riconoscenza va all’Arma dei Carabinieri, e in particolare ai militari del Comando per la Tutela del Patrimonio culturale. Grazie al loro impegno possiamo di nuovo ammirare la bellezza della pala di Domenico Mondo, preziosa opera d’arte di proprietà del Fondo edifici di culto, restituita dopo oltre 30 anni alla collettività”, ha dichiarato il ministro Piantedosi.

Il ritrovamento di questa importante opera, che rappresenta un piccolo tassello dell’immenso patrimonio del nostro Paese, assume un altissimo valore simbolico perché testimonia la continua attività condotta dall’Arma dei Carabinieri per tutelare lo sconfinato capitale artistico e culturale italiano“, ha sottolineato il comandante Generale Luzi.