Roma, minorenne stuprata in un campo nomadi: in due l’avrebbero prima stordita con l’alcol

Un campo nomadi della Capitale scenario dello stupro di una minorenne: i controlli della Polizia Locale hanno fatto scattare i soccorsi e le indagini

Un campo nomadi della Capitale è stato lo scenario di un terribile caso di stupro in queste ore, a danno di una minorenne originaria dell’est, che con la sua famiglia vive all’interno della comunità rom di Via di Salone.

Sarebbe stata lei stessa a denunciare quanto avvenutole ai familiari, poi all’arrivo degli agenti della Polizia Locale del VI Gruppo Torri, accorsi per la segnalazione di una minore ferita, la scoperta di una situazione assai più grave, ha fatto scattare l’intervento degli operatori sanitari del 118 e il trasporto della 14enne al Bambino Gesù.

Un campo nomadi della Capitale scenario dello stupro di una minorenne: i controlli della Polizia Locale hanno fatto scattare i soccorsi e le indagini

Due uomini tra i 25 e 30 anni, sarebbero tra le persone sottoposte in queste ore ai controlli da parte degli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale del VI Gruppo Torri, a seguito di una grevissima vicenda di stupro a danno di una minorenne, avvenuto all’interno del campo nomadi di Via di Salone a Roma.

Secondo le prime indiscrezioni, la giovanissima vittima è una 14enne  residente nel campo da circa un anno con la sua famiglia, che presa di mira dai sospettati, sarebbe stata attirata da questi ultimi all’interno di un’abitazione e poi stuprata.

Una violenza subita secondo le prime ipotesi, in una condizione di malessere e stordimento, iniziato quando i suoi aggressori le avrebbero fatto bere dell’alcol prima di abusare di lei.

Stando a quanto riferito dal SULPL, il Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, esisterebbe anche un video girato da un’amica della vittima e della ragazza. Una prova che potrebbe fornire ulteriori particolari sulla terribile vicenda, e confermare o meno la responsabilità dei sospettati.

Della giovane intanto, che è stata condotta presso l’ospedale Bambino Gesù, si stanno occupando i servizi sociali del municipio competente, immediatamente contattati dagli uomini e le donne della Polizia Locale, intervenuti sul posto poco dopo i fatti.

Per fare chiarezza sul caso, sono impegnati proprio gli agenti del Gruppo VI con il massimo sostegno del Segretario Romano del SULPL Marco Milani, che ha dichiarato a tal proposito, come nonostante gli sforzi della Polizia Locale siano ormai prevalenti e quotidiani sul territorio, mancano ancora oltre 3500 unità in organico per fronteggiare le varie situazioni, che vanno dalla viabilità al controllo de nomadi.