Pomezia, scontro tra Anpi e Comune per la coincidenza della Festa della Liberazione con la Festa della Fondazione

Le associazioni partigiane accusano il sindaco di voler discriminare la Festa della Liberazione, la replica di Veronica Felici

Pomezia, Liberazione e compleanno della Città: il programma della doppia festa
Foto: repertorio

E’ scontro tra l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) e il sindaco di Pomezia, Veronica Felici, che secondo alcune sezioni locali, avrebbe messo in secondo piano la Festa della Liberazione del 25 aprile a vantaggio di quella che, nella stessa storica data, celebra la fondazione della cittadina situata a sud della Capitale.

Le associazioni partigiane accusano il sindaco di voler discriminare la Festa della Liberazione, la replica di Veronica Felici

Il primo cittadino respinge le critiche al mittente ed esclude qualsiasi intento polemico o l’esistenza di qualsiasi pretesto destinato a sminuire l’importanza della fine dell’occupazione nazista e del fascismo nel nostro Paese.

L’attacco al sindaco è arrivato dalle sezioni Anpi di Pomezia-ArdeaTeresa Mattei e le Altre” e del “Comitato 25 aprile”, fondato da organizzazioni sindacali e forze politiche antifasciste presenti nella città pontina.

Stando alla loro versione l’amministrazione Comunale avrebbe rifiutato qualsiasi confronto in vista dell’organizzazione degli eventi destinati a celebrare la ritrovata libertà del Paese ma, soprattutto, di non aver voluto concedere la disponibilità di Piazza Indipendenza come luogo da lungo tempo destinato a ospitare le manifestazioni in ricordo della Liberazione.

La piazza, osservano le due organizzazioni, quest’anno è stata riservata all’Associazione Coloni Fondatori che, il 25 aprile, commemorerà la nascita della città. Di qui le accuse mosse a Veronica Felici di aver voluto privilegiare un taglio basato sull’intenzione di anteporre ai valori della libertà e della lotta partigiana recepiti all’interno della Costituzione, nata appunto dalla Resistenza al nazifascismo, quelli di un festeggiamento importante ma solo a livello locale.

L’intenzione di ricorrere a un pretesto che nasconde altro sarebbe proprio dimostrata dalla decisione assunta dal Comune, a maggioranza di centro destra, di spostare, con una delibera approvata dalla Giunta il 21 marzo scorso, la Festa della Liberazione in uno spazio urbano assolutamente secondario: la nuova location di piazza San Benedetto da Norcia.

Per il sindaco nessuna volontà di discriminare o sminuire il 25 aprile ma di dare risalto a entrambe le ricorrenze

Veronica Felici, con un proprio post sul suo profilo Facebook, registra “con amarezza le polemiche dell’Anpi su una festa che è di tutti gli italiani e che in qualità di sindaco della città avrò modo di celebrare insieme ai miei cittadini attraverso le iniziative istituzionali che il comune stesso ha previsto. Come tutti i pometini sanno -rileva Felici. La festa nazionale della Liberazione coincide anche con l’anniversario della fondazione di Pomezia stessa”.

Di qui la decisione dell’organo di governo cittadino di “dare spazio e rilievo a entrambe le ricorrenze diversificando le manifestazioni” organizzate non solo dall’ente locale ma anche da altre realtà presenti sul territorio.

La scelta dei luoghi destinati ai due eventi, scrive il sindaco, è finalizzata a “coinvolgere più cittadini possibile”, ma anche a evitare di “sovrapporre gli eventi relativi alle ricorrenze stesse

Il sindaco non accetta, inoltre, che “l’Anpi di Pomezia, autorevole e riconosciuta associazione” in ambito locale “si permetta di affermare che da parte mia, in merito alla richiesta di celebrazioni per il 25 aprile avanzate dall’Anpi stessa, non ci sia stato dialogo, ma silenzio”. Il primo cittadino aggiunge poi che “riguardo alla location della manifestazione faccio presente all’Anpi come piazza San Benedetto da Norcia a Pomezia sia una piazza situata nel cuore della città”.

Fuor di polemica l’invito rivolto a tutti gli abitanti da Veronica Felici è a vedersi “il 25 aprile nelle piazze e nelle vie di Pomezia per festeggiare al Liberazione dell’Italia e la nascita della nostra amata città”.