Gita fuoriporta a Cervara, il “Paese degli artisti”: itinerario tra borgo e natura

Il borgo e i dintorni di Cervara, alla scoperta del paese degli artisti, delle sculture nella roccia e dei piatti locali

Gita fuoriporta a Cervara, il “Paese degli artisti”: itinerario tra borgo e natura
In questa immagine la natura, il borgo e l'arte di Cervara di Roma

Come possiamo definire Cervara di Roma? Un museo a cielo aperto, un presepe, un’oasi montana di relax?

Sicuramente un po’ tutto questo. Ma Cervara è famosa per essere il Paese degli artisti. Qui in tanti sono passati e in tanti hanno lasciato un segno. Tra questi il maestro Ennio Morricone, la cui memoria è impressa sui muri di questo luogo.

Il borgo e i dintorni di Cervara, alla scoperta del paese degli artisti, delle sculture nella roccia e dei piatti locali

Cervara è un paese montano di circa 400 persone, che si trova all’ingresso del Parco dei Monti Simbruini.

Le abitazioni sono realizzate su gradoni e proprio tale struttura contribuisce a dare a questo posto l’aspetto di un presepe. L’altezza varia dai 1053 metri del borgo agli oltre 1400 di Campaegli.

Gita fuoriporta a Cervara, il “Paese degli artisti”: itinerario tra borgo e natura
Foto: Canaledieci.it

Perchè Paese degli artisti? Nel XIX secolo centinaia di artisti si sono soffermati qui, lasciando un segno tangibile della loro presenza.

Poi è arrivato il XX secolo e qui ha impresso nel 1998 la sua impronta indelebile un’eccellenza del mondo della musica italiana, Ennio Morricone, che ha affermato di aver trovato spesso ispirazione proprio nella tranquillità dei soggiorni a Cervara.

Morricone ha lasciato, incisa nella roccia della Scalinata degli artisti, una composizione musicale dal titolo “Notturno – Passacaglia per Cervara”.

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Il tributo di Ennio Morricone – Canaledieci.it

Proprio questa scalinata è uno dei simboli di Cervara, rappresenta un ingresso al borgo ed è un omaggio agli artisti dell’800 che qui sono passati tra cui Ernest Antoine Hébert, Samuel F.B. Morse, Ludwig Adrian Richter e Raphael Alberti, poeta spagnolo.

Lungo la Scalinata vi sono sculture, murales, dipinti, poesie.

Sono stati realizzati da tanti artisti provenienti da tutto il mondo e dagli allievi dell’accademia delle Belle Arti di Firenze.

Altro simbolo di Cervara è la Scalinata della Pace. Lungo il percorso, che dal borgo porta ai resti della rocca medievale, si trovano sculture che riproducono immagini femminili, animali, pagine di libri, totem sulla fratellanza dei popoli. Un messaggio chiaro per la pace mondiale, scolpito nella roccia, che parte da qui.

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Foto: Canaledieci.it

Da vedere la Chiesa di Santa Maria della Visitazione, luogo di culto che presenta una facciata realizzata in pietra locale, un campanile e una tela che propone “La Visitazione” probabilmente opera di Vincenzo Vanenti di Orvinio.

Vicino a questa chiesa si trova il Museo della Montagna, che custodisce le testimonianze dei pastori locali.

L’itinerario deve poi comprendere la Chiesa di Santa Maria della Portella, che risale probabilmente ai primi anni del 1500 e presenta nella parte superiore dell’altare una bellissima Madonna con il Bambino.  

Il nostro itinerario fa tappa poi all’antica rocca medievale della prima metà dell’XI secolo e alla Fonte Munistrigliu, un antico lavatoio utilizzato in passato dalle donne del luogo, con vasche situate in posizione panoramica fuori dal borgo.

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Scorcio del borgo (Foto: Canaledieci.it)

Nei dintorni nel borgo:

Nella frazione di Campaegli ci sono circa 800 abitazioni. Si tratta più che altro di seconde case, che in tanti hanno acquistato per vivere nel relax invernale, in mezzo alla neve, oppure per godersi il sole delle belle giornate negli altri mesi dell’anno. Le attività sono tante, dalle passeggiate a cavallo o a piedi al trekking.

Campaegli fa parte del territorio del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. Il visitatore potrà andare alla scoperta delle bellezze di una zona caratterizzata da pianure e valli.

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Campaegli (foto: Canaledieci.it)

Sul territorio di Cervara si trova anche un’area faunistica, un’oasi per la piccola riproduzione dei cervi, che poi vengono liberati quando diventano autosufficienti. Allo stato brado si trovano anche cavalli, mucche e lupi.

A Campaegli c’è anche un’area dedicata allo sci di fondo ed è possibile prendere a noleggio le attrezzature. Sono presenti sentieri, si possono fare escursioni con le ciaspole oppure dedicarsi allo skijöring, con lo sciatore trainato dai cani.

Tra le altre attività che si possono fare, anche le passeggiate in mountain bike lungo i sentieri.

In località Prataglia, invece, si trova l’osservatorio astronomico “Claudio del Sole”, un faro puntato sull’Universo ad un’altezza di 1120 metri.

Feste di paese e piatti tipici

I santi patroni di Cervara, Santa Elisabetta e San Felice, vengono celebrati dal primo al tre luglio. Festeggiamenti sono in programma anche a gennaio per S.Antonio Abate e il 16 agosto per San Rocco. Il terzo weekend di settembre, invece, è dedicato alla Festa degli artisti e alla Sagra del tartufo.  

Tra i piatti della tradizione e i prodotti a km0 da degustare ci sono gli gnocchi con sugo di castrato, le fettuccine fatte a mano con il tartufo, la polenta con il sugo di spuntature, formaggi del territorio tra cui un gustoso pecorino.

Come arrivare

In auto da Roma prendere l’autostrada A24 Roma – L’Aquila, uscita Vicovaro – Mandela. Proseguire poi sulla via Tiburtina-Valeria (SS5) fino ad Arsoli e da qui prendere la strada panoramica provinciale per Cervara.