Anche i volti del cinema italiano finiscono sui cassonetti: la street art torna sulle strade della Capitale

Nuove opere di street art sulle campane del vetro: le immagini di due artiste al Tuscolano diventano virali sui social

Nella foto le opere di street art in progress

La street art torna nuovamente a riempire di colore le superfici più insospettabili della Capitale, come le nuove campane della raccolta del vetro apparse sui social ancora in lavorazione, nel quartiere Tuscolano.

L’idea non è certo una novità, vista l’ondata di colore che tra il 2020 e il 2022 aveva trasformato in vere opere d’arte oltre 70 contenitori dell’AMA sui marciapiedi di Roma Nord, all’epoca decorati grazie al progetto Gau-Gallerie Urbane.

Nuove opere di street art sulle campane del vetro: le immagini di due artiste al Tuscolano diventano virali sui social

Gli Street Artist di Roma, tornano a rimboccarsi le maniche per rendere più belli gli arredi urbani e gli angoli meno gradevoli della città. Lo dimostrano in questi giorni le immagini apparse su alcuni gruppi social del quartiere Tuscolano, dove alcune opere pittoriche stanno prendendo forma.

Qui in ginocchio davanti alle nuove campane per la raccolta del vetro dal design rinnovato, sono state immortalate di recente due artiste, intente a completare delle curiose composizioni in cui spiccano tra le figure femminili anche un’attrice simbolo del cinema italiano: Stefania Sandrelli.

Anche i volti del cinema italiano finiscono sui cassonetti: la street art torna sulle strade della Capitale 1

In un’opera in progress, è stato infatti impossibile non riconoscere il volto della bella protagonista dei celebre film “Sedotta e abbandonata” del 1964, a firma del grande maestro Pietro Germi, nell’immagine scelta per rivestire di bellezza una campana del vetro, dalla scena in cui Agnese Ascalone (una Stefania Sandrelli appena 18enne), con il velo di pizzo nero sulla testa, è inginocchiata in chiesa a pregare, in un’estate siciliana in cui la sua famiglia pensa a come salvarsi del disonore.

Sull’identità delle street artista c’è in verità un po’ di mistero, mentre le prime ipotesi azzardano che le opere in questione, non sarebbero altro che una scia della fortunata serie di cassonetti artistici nati con il progetto triennale Gau-Gallerie Urbane, promosso dall’associazione culturale Progetto Goldstein.

Le 75 campane del vetro all’epoca, furono affidate ai 15 street artist, Alessandra Carloni, Controllo Remoto, Gojo, Moby Dick, Kenji, DesX, Matteo Brogi, Napal Naps, Point Eyes (Yest + Er Pinto), Hoek, Eliseo Sonnino, Karma Factory (Wuarky + Nemea), Lola Poleggi, Arash, Umanamente in Bilico, creando una galleria d’arte urbana unica nel suo genere, tra Viale Gregorio VII, la Circonvallazione Cornelia e via Baldo degli Ubaldi.

Prima del progetto avviato nel 2020, e vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, promosso da Roma Capitale, analoghe iniziative vennero realizzate tra Centocelle e Torpignattara.