Roma come Rio, a ritmo di choro brasiliano: sotto i portici, i musicisti spontanei di piazza Vittorio (VIDEO)

Viaggio musicale e culturale nelle sonorità dello choro

Un viaggio tra i musicisti spontanei dello choro brasiliano. Si ritrovano a piazza Vittorio e suonano insieme ogni settimana.

Viaggio musicale e culturale nelle sonorità dello choro

Le sonorità e il ritmo dello choro brasiliano sotto i portici di piazza Vittorio. Un percorso musicale, carico di emozioni, che rappresenta un viaggio culturale nelle sonorità di questo genere. E la nostra mente vola, così, oltre oceano.

Ma chi sono questi musicisti e quando si vedono per suonare tutti insieme? 

“Siamo un gruppo spontaneo di choro brasiliano – spiega una musicista  Si tratta di un genere appassionante. Ci vediamo tutti i martedì mattina a piazza Vittorio. Abbiamo cominciato a settembre e non abbiamo perso un martedì. Siamo stati sempre presenti con la pioggia e con il vento, non abbiamo mai perso un incontro”.

Roma come Rio, a ritmo di choro brasiliano: i musicisti spontanei di piazza Vittorio
I musicisti dello choro brasiliano

Un viaggio culturale, appunto, come traspare chiaramente dalle sonorità che risuonano nell’aria di piazza Vittorio. 

“Lo choro parte dalle polke – spiega un altro musicistadalle nostre mazurche e poi ci aggiunge tutti i ritmi africani diventando molto più complesso, molto più ricco. Si fa assieme, appunto. Si dice congiunto di choro e si fa in questo modo: chi c’è, c’è. Si aggiungono musicisti all’improvviso, non previsti, e si suona tutti assieme”.

Roma come Rio, a ritmo di choro brasiliano: i musicisti spontanei di piazza Vittorio (VIDEO)

E scatta la curiosità tra le persone che passano da queste parti. Quali sono le reazioni nel sentire questo genere di musica, così ritmata, e nel vedere in azione i musicisti?  

“Molti si fermano, qualcuno si mette a ballare – racconta un terzo musicista – a volte passano pure i brasiliani che si mettono a suonare con noi. Suoniamo gratuitamente, per il piacere di farlo e per il piacere di chi ascolta. Il bello è stare insieme, riunirsi e condividere dei momenti della giornata, allegramente, suonando e senza avere altri pensieri per la testa se non quello di stare bene insieme e di suonare”.