Civitavecchia Orte, c’è chi pensa di convertire la ferrovia dismessa in una pista ciclopedonale

Molti comuni dall’entroterra della Tuscia e del litorale a nord di Roma sono interessati alla riqualificazione della ferrovia

Convertire la vecchia ferrovia Orte-Capranica-Civitavecchia in un percorso ciclopedonale. L’idea viene dall’associazione OrteGreenway, che ha anche fatto partire un’apposita raccolta di firme subito accolta con entusiasmo da parte del comune di Tarquinia una delle tante località potenzialmente interessate dall’iniziativa.

Molti comuni dall’entroterra della Tuscia e del litorale a nord di Roma sono interessati alla riqualificazione della ferrovia

Una volta realizzato, il progetto offrirebbe un ulteriore itinerario a quelli che già caratterizzano la costa etrusca e il rigogliosissimo entroterra della Tuscia. La proliferazione dei cammini e dei nuovi sentieri percorribili anche in biciletta ha, infatti, registrato un vero e proprio boom dal 2019, anno del Covid e delle pesanti restrizioni imposte dalla pandemia da coronavirus.

Come per tutte le altre iniziative di valorizzazione del turismo locale anche la trasformazione dell’antica ferrovia, costruita durante il Ventennio fascista e inaugurata nel 1929 per trasportare verso il porto di Civitavecchia l’acciaio prodotto nello stabilimento metallurgico di Terni, comporterà diversi passaggi amministrativi.

Occorre, infatti, innanzitutto mettere attorno a un tavolo le amministrazioni locali potenzialmente interessate dal passaggio de percorso affinché il progetto possa essere condiviso da tutte le parti interessate.

Lungo l’antica ferrovia servita da treni a vapore e dismessa all’inizio degli Anni Sessanta, sono ancora visibili le numerose fermate che ne costellavano il percorso.

Tra queste c’è la stazione fantasma di Civitella Cesi vicino a Barbarano romano nel cuore della Tuscia popolata oltre duemila anni fa dagli etruschi. L’idea dell’associazione proponente è di restaurare queste fatiscenti strutture, peraltro dotate di un secondo piano dedicato all’affitto delle stanze per i passeggeri in transito, e trasformarle in Bed & Breakfast collocati all’interno di uno senario naturale molto suggestivo e di una natura incontaminata.

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Uno scorcio del fiume Mignone ripreso dal ponte di ferro che lo sormonta

Non è un caso che queste costruzioni siano in passato divenuti set d’elezione per diversi film dell’epopea del western all’italiana. Film come “Un esercito di 5 uomini” con Bud Spencer e Nino Castelnuovo ama anche pellicole di guerra come “Il colonnello Von Ryan” con Frank Sinatra, James Brolin e Sergio Fantoni.

Queste fermate risalenti alla fine degli Anni Venti furono realizzate in puro stile art art deco’ e recano i rispettivi nomi ancora ben incisi su piastrelle lucide e segnano un itinerario che si perde tra le colline e i boschi vergini e disabitati della Maremma laziale.

Suggestivo anche il ponte ferroviario che attraversa il fiume Mignone situato poco dopo la stazione fantasma di Monteromano dove si trovano, abbarbicati su una rocca, i resti millenari dell’insediamento etrusco di Luni. Qui l’aviazione alleata, tra l’altro, mitragliò e bombardò pesantemente i soldati tedeschi in ritirata dopo la liberazione di Roma nell’estate del 1944.