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Rogo di Ardea, aperto un fascicolo della Procura. Vigili del fuoco ancora sul posto (VIDEO)

Si lavora senza sosta ad Ardea, nel luogo in cui è andata a fuoco la discarica. Attese nuove risposte dai monitoraggi

Dopo 24 ore dall’esplosione dell’incendio, i Vigili del fuoco sono ancora impegnati nello spegnimento delle fiamme divampate nella discarica abusiva di via Montagnano, ad Ardea, mentre la Procura di Velletri ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio. I vigili del fuoco hanno inviato sul posto anche un cannone robotizzato lancia schiumogeno.

Si lavora senza sosta ad Ardea, nel luogo in cui è andata a fuoco la discarica. Attese nuove risposte dai monitoraggi

I Vigili del Fuoco stanno lavorando senza sosta dalla notte di ieri, lunedì 8 aprile, in via Montagnano dove è scoppiato l’incendio all’interno di una discarica abusiva che conteneva principalmente pneumatici.

I Vigili del Fuoco sul luogo del rogo

Le operazioni di spegnimento del rogo, ad Ardea, in quest’area che si trova proprio al confine con il territorio di Albano, vanno quindi avanti e vedono sul posto anche tre Aps e tre autobotti, di cui una di grande capacità che garantisce l’apporto idrico alle lance delle squadre dei Vigili del Fuoco.

Sul posto il personale Gos, il Gruppo operativo speciale dei Vigili del Fuoco. 

Si opera utilizzando mezzi di movimento terra come ruspe, escavatori, pale meccaniche e il cannone robotizzato lancia schiumogeno.

A poche ore dall’incendio, nella mattinata di ieri, sono arrivate le indicazioni dei sindaci di Ardea ed Albano, così come quelle della Asl Roma 6.

Frutta e verdura, di produzione propria o locale, vanno lavate con accuratezza e, inoltre, l’indicazione giunta è quella di continuare a tenere chiuse porte e finestre, limitando gli spostamenti allo stretto necessario.

Questa mattina il personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6 effettuerà una ricognizione del territorio e procederà con il campionamento di matrice vegetale, iniziando dalle aree più vicine al luogo dell’incendio.

“Verranno prelevati campioni di ortaggi a foglia larga e foraggio – spiegano dalla Asl Roma 6- per verificare se c’è stata una eventuale contaminazione da combustione e nel caso di quale entità”.

Foto: Asl Roma 6

Inoltre il Dipartimento di Prevenzione della Asl Roma 6, diretto dal dottor Mariano Sigismondi, ha richiesto ad Arpa di “elaborare e condividere un modello di dispersione della nube generata in occasione dell’evento, per consentire la definizione di misure di precauzione maggiormente mirate a tutela della salute pubblica, nonché l’eventuale realizzazione di campagne di campionamento delle matrici alimentari prodotte nell’area anche a seguito della valutazione degli esiti analitici delle indagini condotte con la centralina installata nei pressi per il monitoraggio della qualità dell’aria”.

In tutto ciò, mentre le operazioni di spegnimento e bonifica vanno avanti, la Procura di Velletri ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio.

Legambiente: “Incendio di Ardea nuovo disastro ambientale”

Un disastro ambientale. Sull’incendio di Ardea è arrivato l’allarme di Legambiente Lazio, attraverso il suo presidente, Roberto Scacchi, che ricorda i dati degli ultimi 5 anni riguardanti la criminalità ambientale.

Dal 2018 al 2022, sono stati 6.211 i reati ambientali accertati a Roma e ben 13.040 quelli avvenuti nel Lazio, che risulta essere la quinta peggior regione in Italia.

Un triste record che vede come ultimo episodio l’incendio di via Montagnano.

“L’incendio di pneumatici ad Ardea è un nuovo disastro ambientale che cala sulla pelle delle personeafferma Scacchi Sulle responsabilità puntuali del terribile rogo indagano le autorità competenti, verso le quali ci mettiamo a disposizione, con i dati degli ecoreati da smaltimento illecito. Quel fumo nero, pieno di diossine e di impatti per la nostra salute, è generato da un sistema di smaltimento dei rifiuti e di rigenerazione della materia prima seconda che deve fare passi da gigante, perché se continua a mancare il circuito virtuoso dell’economia circolare, si continuano a lasciare spazi immensi a chi smaltisce illecitamente: le conseguenze sono anche e soprattutto momenti di impatto ambientale terribile come questo ultimo incendio”.

Secondo gli ultimi dati Roma è stata la provincia più colpita in assoluto, nel 2022, con 1.315 illeciti. Sempre tenendo in considerazione il quinquennio 2018-2022, per i reati di smaltimento illecito dei rifiuti, il Lazio si trova al terzo posto in Italia con 3.361 reati.