La discarica è andata a fuoco nella notte ad Ardea e ha scatenato una nube nera che ha messo in allarme anche i comuni vicini
Una grande nube nera scatenata dal rogo di questa notte ad Ardea e visibile su Roma, sul litorale e nella zona dei Castelli romani. La discarica abusiva di 5mila metri quadri, andata a fuoco ai confini con il territorio di Albano, sta mettendo in allarme anche i comuni vicini.
La discarica abusiva in cui è divampato l’incendio nella notte di oggi, lunedì 8 aprile, ad Ardea si trova in via Montagnano, ai confini con il comune di Albano.
I fumi sono visibili a Roma e nei comuni limitrofi e queste immagini, pubblicate dall’amministrazione comunale di Albano, rendono l’idea della direzione che la nube nera sta prendendo.
“L’unica raccomandazione immediata – spiegano dall’amministrazione – per coloro che abitano in prossimità dell’area, è di chiudere le finestre”.
Poi l’aggiornamento intorno alle 10. “Dalle immagini si può vedere che le operazioni di spegnimento stanno procedendo e la nuvola si colore nero si sta attenuando. Ciò non migliora la ricaduta negativa che ci potrà essere nelle aree circostanti ancora per qualche ora”.
Il Comune di Ardea, invece, comunica di essere a stretto contatto con la Asl Roma 6 e l’Arpa Lazio dai primissimi minuti successivi all’incendio. “Non appena si avranno notizie certe circa i rilievi effettuati dalle autorità competenti verranno immediatamente diffuse e saranno adottati i provvedimenti che verranno ritenuti opportuni. Al momento, si raccomanda alla popolazione residente nelle zone limitrofe a quella dell’incendio di tenere le finestre chiuse, proteggendo le vie respiratorie soprattutto nei soggetti con fragilità e maggiormente esposti”.
Sulla questione dell’incendio è intervenuta anche Ecoitaliasolidale. “Si ipotizza l’ennesimo disastro ambientale alle porte della Capitale. La colonna di fumo nero risulta ben visibile dall’Eur sino ai Castelli Romani, interessando quindi tutto il quadrante sud della Capitale – affermano Piergiorgio Benvenuti, presidente del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e Giuliana Salce, responsabile per il Lazio – Rimane la richiesta di un maggior controllo e mappatura delle situazioni a rischio in quell’area per scongiurare altri rischi e disastri ambientali”.
I tecnici dell’Arpa Lazio, l’agenzia regionale per l’ambiente, stanno costantemente monitorando i dati relativi alla qualità dell’aria nella zona dell’incendio, dove è stato posizionato un campionatore che consente di verificare la natura delle sostanze emesse dal materiale andato a fuoco.
Un primo campione da sottoporre ad analisi sarà prelevato domani, ma per avere i risultati occorrerà attendere altre 24 ore. Intanto sono emerse conferme sulla tipologia dei rifiuti presenti nel luogo dove è scoppiato l’incendio. Si tratta “essenzialmente di pneumatici, veicoli fuori uso, frigoriferi e lavatrici“.
A livello atmosferico le correnti d’aria stanno soffiando in direzione dei Castelli Romani. In attesa dei primi riscontri tecnici, sottolinea l’assessore all’Ambiente, alla Transizione Energetica, al Turismo e allo Sport della Regione Lazio, Elena Palazzo “è bene che la popolazione delle zone interessate si attenga alle indicazioni di precauzione fornite dalle autorità locali e dalla Asl Roma“.
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