Il Cimitero Flaminio-Prima Porta scompare nell'erba alta quasi un metro: tombe e lapidi irriconoscibili
Arrivano dal Cimitero Flaminio di Roma, da anni nel degrado, le ultime immagini di tombe e lapidi letteralmente fagocitate dall’erba alta. Il video denuncia di un utente indignato, che in visita ad un defunto si è trovato a camminare in una giungla, ha fatto il giro dei social finendo su welcome to favelas.
Un video senza commento, che come sfondo ha solo il calpestio dell’erba alta, a tratti fino ad un metro, sta facendo il giro dei social in queste ore, per descrivere ancora una volta le condizioni di un campo santo della Capitale tra i più trascurati di sempre: il Cimitero Flaminio.
Nel weekend chi si è trovato a varcarne la soglia, è stato colto dallo sconforto di sapere i suoi cari estinti lasciati tra le erbacce, in una giungla che al momento, renderebbe quasi impossibile orientarsi tra le tombe per trovare i familiari defunti.
Sempre a Prima Porta solo pochi mesi fa, era scattato un altro allarme degrado per un’ondata di furti di corinici, lapidi e lumini, fino ad una sparatoria di fronte all’ingresso sulla Flaminia, dove il ferimento di un uomo di 41 anni, aveva messo perfino in discussione la sicurezza delle persone in visita.
Quel tentato omicidio, era stato la goccia a far traboccare il vaso in questo angolo dimenticato dalle istituzioni della Capitale, e a far chiedere un tavolo con il Prefetto da parte del vicepresidente della Commissione Ambiente e consigliere capitolino M5S Daniele Diaco e la consigliera M5s del Municipio XV Irene Badaracco.
Al problema sulla sicurezza però, relativamente recente di questo luogo sacro, sta ormai prevalendo da mesi, in una rincorsa al primato del degrado tra i cimiteri capitolini, l’abbandono dell’area anche sul fronte della manutenzione.
Sotto accusa da tempo è la gestione dei servizi cimiteriali da parte di AMA tra disservizi, mancanza d’acqua e una totale assenza di attività di sfalcio e diserbo visibile nella vergognosa condizione intorno alle tombe invase di erba infestante dove covano serpi e insetti.