Roma, riapre il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia. La visita 6 metri sotto terra

Riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia: la visita sei metri sotto terra

Il bunker di Mussolini a Villa Torlonia

Riapre il bunker di Mussolini a Villa Torlonia. Sei metri sotto i prati ormai fioriti del parco di Villa Torlonia, sopra la testa quattro metri di cemento armato. Trema il pavimento sotto i piedi e suonano le sirene mentre il frastuono delle bombe risuona tra le pareti curve come quelle di un sommergibile. E’ il momento più emozionante della visita al Rifugio Antiaereo e al Bunker di Villa Torlonia, a Roma, riaperti al pubblico di ieri, dal 5 aprile.

Riaperto il bunker di Mussolini a Villa Torlonia: la visita sei metri sotto terra

Dopo lavori di restauro e sistemazione, riaprono nuovamente al pubblico, con un nuovo allestimento multimediale, il Rifugio antiaereo e il Bunker di Mussolini a Villa Torlonia, le due strutture sotterranee realizzate nei primi anni del secondo conflitto mondiale al di sotto del Casino Nobile.

Grazie all’impegno di Roma Capitale e della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali torna così nuovamente fruibile da romani e turisti un pezzo di storia di Roma, che rievoca, a oltre ottanta anni di distanza, una delle pagine più buie e drammatiche della città, colpita da 51 bombardamenti aerei tra luglio 1943 e maggio 1944. Un progetto a cura di Federica Pirani e Annapaola Agati.

La memoria storica del Bunker è stata ricostruita attraverso un allestimento fotografico e audio- visivo privilegiando il racconto e la rievocazione del passato attraverso suoni e immagini.

Il nuovo allestimento multimediale, basato su uno studio accurato della documentazione storica e fotografica, oltre a mettere in risalto le caratteristiche architettoniche originarie del complesso, è stato concepito per rispondere a una doppia esigenza: da un lato dare informazioni storico- documentaristiche su Roma durante la seconda guerra mondiale e sulla scelta di Mussolini di fare di Villa Torlonia la sua residenza in città, dall’altra offrire ai visitatori un percorso immersivo che li porterà a percepire l’esperienza di un attacco aereo all’interno di un rifugio sotterraneo.

Inserito nel circuito dei Musei di Villa Torlonia, il Rifugio e il Bunker saranno aperti da venerdì 5 aprile con visite guidate per singoli e gruppi (fino a un massimo di 20 persone per turno) e scuole (massimo 30 studenti per turno).

Info e prenotazioni: 060608 (dalle 9.00 alle 19.00); www.museivillatorlonia.it e www.museiincomuneroma.it oppure direttamente presso le biglietterie del Casino Nobile, della Serra Moresca e di Technotown. Ingresso ridotto con la MIC card e con Roma Pass.

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Il nuovo percorso di visita

Scendendo le scale che dalle sale del Casino Nobile portano nei sotterranei dell’edificio, si oltrepassa in un istante una cesura che non è solo di tipo architettonico: da un lato aria, luce, bellezza, dall’altro buio, umidità e una sensazione di costrizione.

Diviso concettualmente in tre parti, il percorso si snoda nel piano seminterrato fino al Bunker, da cui poi, attraverso un lungo corridoio, si esce nel parco.

La vita di Mussolini a Villa Torlonia

La visita inizia con un video che racconta, attraverso foto storiche, la vita di Mussolini e della sua famiglia a Villa Torlonia: feste, cerimonie ufficiali, partite a tennis, esercizi di equitazione.

Con l’entrata dell’Italia in guerra nasce l’esigenza di proteggere il Duce da eventuali attacchi aerei e comincia la realizzazione dei rifugi e del Bunker.

Nelle sale successive, attraverso i cinegiornali dell’epoca, è rievocato il periodo storico dei bombardamenti su Roma, in particolare quelli sul quartiere di San Lorenzo.

Oltre alle proiezioni di documenti storici, l’esposizione si avvale in maniera costante della presenza di collage fotografici che appaiono come stampati direttamente sulle pareti.

La vita nei rifugi. Le tre sale che seguono sono collegate tra loro da una serie di proiezioni sincronizzate che ricostruiscono in modo immersivo e coinvolgente episodi di quella che doveva essere la vita all’interno di un rifugio antiaereo durante un bombardamento.

La città bombardata. Una serie di proiezioni descrive la doppia prospettiva di chi bombarda e dall’alto non ne percepisce gli effetti, e di chi in basso, ne subisce le conseguenze. Sul pavimento scorrono immagini di Roma vista dagli aerei in volo, durante un bombardamento, mentre sulle pareti è proiettata la città in macerie.

Il Bunker

Attraverso una ripida scala, si accede all’ultima tappa del percorso: il bunker vero e proprio posto a 6 metri di profondità. La sua grande struttura cilindrica è stata lasciata volutamente libera da oggetti o proiezioni per valorizzarne la qualità strutturale. In questo spazio, è simulata una incursione aerea, attraverso la riproduzione dei suoni (sirene, aerei in avvicinamento, detonazioni) e le vibrazioni del terreno.

Mussolini e Villa Torlonia

Villa Torlonia, tra il 1929 e il 1943, fu la residenza privata di Benito Mussolini e della sua famiglia, composta dalla moglie Rachele e dai figli Edda, Vittorio, Buno, Romano e la piccola Anna Maria.

Con l’entrata in guerra dell’Italia e i primi bombardamenti, a partire dal 1940 vennero realizzate nella villa tre strutture sotterranee per proteggere l’allora Capo del Governo da possibili bombardamenti aerei. Il primo rifugio fu predisposto adattando i locali di una vecchia cantina sotterranea situata al di sotto del piccolo laghetto detto “del Fucino” vicino al Teatro. Ben presto si pensò alla realizzazione di strutture più resistenti e sicure, da ricavare sotto il Casino Nobile.

Il Rifugio antiaereo fu realizzato nel 1941 nel piano seminterrato del palazzo e utilizzato nel 1942 e 1943. I locali, rinforzati con uno spessore di 120 centimetri di cemento armato, erano dotati di porte antigas e di un sistema di depurazione e ricambio dell’aria.

Il bunker di Mussolini

La struttura blindata del Bunker invece, la cui costruzione iniziò nel dicembre 1942 e rimase incompiuta dopo la destituzione e l’arresto di Mussolini del 25 luglio 1943, è situata sotto il piazzale antistante il Casino Nobile, a una profondità di 6 metri.

Ha una planimetria a forma di croce con gallerie di 15 metri di lunghezza a sezione circolare con diametro di 2.50 metri, protette da una muratura in cemento armato spessa 4 metri.
Al momento dell’interruzione dei lavori di costruzione, mancavano ancora le porte a tenuta stagna, le macchine per l’areazione forzata, i bagni.