Eur, Roma chiama Tokio e al laghetto è la festa dei ciliegi in fiore (VIDEO)

Tanti i visitatori che si immergono nella passeggiata del Giappone in mezzo al bianco dei ciliegi fioriti

Roma come Tokio, ultimi posti disponibili. Ancora pochi giorni e al Parco del Lago dell’Eur si può ammirare lo spettacolo dei ciliegi in fiore. Tante le persone che hanno approfittato della bella giornata di sole per rilassarsi tra le chiome variopinte di questi meravigliosi alberi.

Tanti i visitatori che si immergono nella passeggiata del Giappone in mezzo al bianco dei ciliegi fioriti

Proprio figo a me piace un sacco stare in mezzo alla natura, così ci si ricarica” dice una ragazza seduta sul prato. Le fa eco l’amica: “ci siamo partite una da Anzio e l’altra da Villa adriana, quindi proprio…”.

Ci sono giovani e i meno giovani a popolare il parco. “Ogni anno questo spettacolo si ripete, è sempre un piacere venire qui a passeggiare,” commenta una signora, mentre per un’altra afferma sicura “La natura è fantastica, quindi come non trarre energia dalla natura”.

La fioritura dei ciliegi. Un evento molto popolare in Giappone che coinvolge tutti, un rito che arriva da lontano.

Segnala l’inizio della stagione primavera -dice Junichi Oue, professore di Lingua e Letteratura giapponese presso l’Università Orientale di Napoli- che arriva dopo lungo periodo d’inverno come in Italia. Il parco di Tokyo è gigantesco ed è pieno di alberi di ciliegi e la gente festeggia”.

Due le parole in giapponese da ricordare: sakura che è il nome del ciliegio, mentre hanami è il rito di ammirare i petali che sbocciano proprio tra la fine di marzo e le prime due settimane di aprile. Quindi, ci siamo per un’emozione da non perdere, in tanti a fare foto quattro chiacchiere o un picnic sotto gli alberi candidi come la neve.

E pronti a trasformarsi in petali dice una giovane mamma insieme alla sua bambina. “Abbiamo fatto una cascata di pedali e gli è piaciuta tantissimo, ridevano tutti”.

Una nevicata?Sì, una nevicata, praticamente sì”.

Fioritura di primavera metafora anche della vita breve? Chiediamo a un signore venuto al parco per fotografare questo incredibile spettacolo. “È vero, sì, in effetti. Si nasce e si muore, purtroppo” ma pur sempre di fronte a una meraviglia che viene da lontano.

I ciliegi del Sollevante, infatti, furono donati all’Italia dall’ imperatore Hirohito nel luglio del 1959 in segno di amicizia tra le due nazioni.

Un’amicizia cresciuta con il tempo come gli alberi del laghetto che ispirano le persone nei modi più diversi: “Sono venuta a cercare la bellezza, a collegarmi con la bellezza -dice un’altra donna sotto le chiome imbiancate dei ciliegi- perché è questo ciò che questi alberi trasmettono e abbiamo bisogno di collegarci con lei”.

Mentre un’altra visitatrice osserva: “I fiori di ciliegio evocano sicuramente pace, serenità e tranquillità ma soprattutto parlano al cuore, parlano all’anima”.

E’ la primavera, il risveglio della natura -chiosa un uomo armato di una macchina fotografica- e la fotografia trasmette anche queste emozioni no?”.

Ciliegi giapponesi che regalano una passeggiata romantica in una Roma dal sapore esotico che incanta, meraviglia, sorprende.