Aziende ittiche nel mirino delle Fiamme Gialle e Guardia Costiera: sequestrate tre tonnellate di pesce

Maxi sequestro di prodotti ittici: tre tonnellate di pesce non hanno passato i controlli sanitari a Civitavecchia, Roma e Gaeta

Foto non collegata ai fatti

Oltre tre le tonnellate di prodotto ittico sequestrate per violazioni sanitarie dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza nel Lazio. Il risultato di specifici controlli congiunti, che hanno passato al setaccio le aziende regionali che commerciano prodotti alimentari di questa filiera e che stavano per finire sulle tavole dei consumatori.

Maxi sequestro di prodotti ittici: tre tonnellate di pesce non hanno passato i controlli sanitari a Civitavecchia, Roma e Gaeta

C’era il prodotto ittico fresco ed allevato di provenienza nazionale e di importazione, al centro dell’attività di controllo che ha coinvolto per quasi un mese, i Comandi della Guardia Costiera di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, insieme Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Una fitta serie di accertamenti che hanno portato sequestro di oltre tre tonnellate di prodotto ittico, requisito dai militari direttamente alla fonte, e cioè negli stabilimenti e nelle varie aziende nei territorio laziale.

Diverse le violazioni di carattere sanitario, e le irregolarità nell’etichettatura e la tracciabilità, mancanza piuttosto gravi in questo delicato settore, dove un’enorme quantità di pesce non è risultata in grado di garantire la sicurezza nel consumo.

Tra le località finite sotto la lente delle ispezioni, Civitavecchia, Roma e Gaeta, dove sono state rilevate le principali irregolarità sulla qualità dei prodotti ittici immessi nel territorio nazionale, e che finiranno distrutti.