Vicovaro, nella terra degli eremi: alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Lazio

Tra le rocce e la natura di Vicovaro, passeggiando nel parco regionale e nel borgo a caccia di tipicità, monumenti e leggende

Vicovaro, nella terra degli eremi: alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Lazio

Da dove può partire una gita fuoriporta a Vicovaro? Le occasioni, in questo luogo della provincia di Roma e in cui fa sentire la propria presenza l’Aniene, sono diverse ma una cosa è certa: il paese ospita uno dei siti più attrattivi della regione Lazio, dal punto di vista della spiritualità e delle suggestioni che ancora oggi scatena. Stiamo parlando degli Eremi di San Cosimato, tappa fondamentale del nostro itinerario alla scoperta di questa cittadina.

Tra le rocce e la natura di Vicovaro, passeggiando nel parco regionale e nel borgo a caccia di tipicità, monumenti e leggende

Una gita fuoriporta a Vicovaro può portarci, nell’arco di qualche ora, ad entrare in contatto con i racconti legati agli eremi e a San Benedetto in un itinerario che passa tra centro storico, natura incontaminata e luoghi dove dedicarsi allo sport.

E magari da qualche abitante del posto ci si può far raccontare delle leggende spaventose, legate a streghe, lupi mannari e fantasmi, in particolare quello della donna che sarebbe apparsa in abito da sposa.

Vicovaro, nella terra degli eremi: alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Lazio

Nel centro storico una tappa è rappresentata dall’ex chiesa di Santa Maria delle Grazie, ora sede del museo MUVIS, il “Museo di vie e storie”. Qui, attraverso delle postazioni interattive e delle proiezioni scenografiche, vengono ricostruiti miti e tradizioni del territorio.

C’è poi la “nuova” chiesa di San Pietro Apostolo, realizzata grazie all’ opera dell’architetto Gerolamo Theodoli. Risale al XVIII secolo e presenta una galleria con affreschi del pittore Salvatore Monosilio che la connette al palazzo. La Chiesa ha un impianto a croce con asse longitudinale e braccio trasversale, doppio ingresso e cappelle laterali.

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Chiesa di San Pietro Apostolo

Il Tempietto di San Giacomo Maggiore è uno di quei monumenti che non finiresti mai di osservare e rappresenta un esempio significativo del Gotico Rinascimentale del Lazio. Venne eretto nel 1448 da Giovanni Antonio Orsini. A catturare l’attenzione è il portale d’ingresso con quelle due file sovrapposte di nicchie che ospitano dieci statue per ciascun lato. Sull’altare maggiore si trova l’immagine della Madonna venerata col titolo di Avvocata Nostra.

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Il Tempietto di San Giacomo Maggiore

La chiesa di San Salvatore risalirebbe al periodo medievale ed è stata costruita sui resti di un edificio romano. Presenta delle cappelle laterali, tra le quali ve ne è una in stile gotico dedicata alla Madonna di Loreto. La chiesa è il frutto di più stili, che vanno dal gotico al classico.

Da visitare anche la chiesa dei santi Cosma e Damiano. Si trova all’interno del complesso conventuale di San Cosimato ed era stata costruita sui resti di antiche mura romane.

Gli eremi di San Cosimato

La visita agli eremi benedettini dura un’ora. L’appuntamento è presso il convento di San Cosimato-Oasi francescana. Gli eremi presenti sono diversi ma la visita punta a due in particolare, quelli che avevano riguardato il santo durante la sua permanenza a Vicovaro.

Il primo eremo che si visita è quello dove San Benedetto ha vissuto per un anno tra il 501 e il 502 d.c. circa.

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L’altro, quello affrescato, è il luogo dove la sua gente ha tentato di ucciderlo. Erano i monaci e gli eremiti che vivevano in queste zone e che mal tolleravano la sua severità. Proprio per questo hanno provato ad avvelenarlo con un bicchiere di vino. Lui, prima di bere, ha benedetto il bicchiere che, in questo atto della benedizione, si è rotto. A quel punto il santo ha lasciato San Cosimato per andare a Subiaco.

Nella visita si parte dall’originale scalinata di roccia e poi si scende in verticale verso il fiume Aniene. Alla fine della discesa si entra nell’acquedotto Claudio, datato 38-52 d.c.

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La scalinata nella roccia

Nell’antichità nasceva tra Marano Equo e Agosta, a circa 10 km di distanza, e correva per circa 70 km fino ad arrivare a Porta Maggiore.

Vicovaro, nella terra degli eremi: alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Lazio

I resti di questo acquedotto si trovano sotto il sito archeologico degli eremi. Sono percorribili a piedi. Un’occasione imperdibile per camminare dentro la storia romana, vedendo il cocciopesto e il segno dell’acqua.

La visita è gratuita e ad offerta libera e volontaria. Per visitare gli eremi si può contattare Federico, il custode del sito archeologico al numero 348-43.277.97. Sarà lui a condurre il visitatore attraverso la particolare storia del passato di questa parte di territorio.

Vicovaro, nella terra degli eremi: alla scoperta di uno dei luoghi più suggestivi del Lazio

Attività sportive

Sono varie le possibilità che la zona offre dal punto di vista dell’attività fisica. Si può fare, ad esempio, trekking nel Parco regionale dei Monti Lucretili incontrando lungo il percorso gli animali selvatici del posto, ma anche mountain bike su percorsi di media difficoltà, softair, tiro con l’arco, pesca sportiva.

Feste, eventi e piatti tipici

Il patrono è Sant’Antonio Abate, che si festeggia il 17 gennaio. Il 22 luglio è, invece, il giorno in cui si onora Maria Santissima Avvocata Nostra, la cui festa però si svolge poi tra l’ultimo fine settimana di agosto e l’inizio di settembre.

Tra gli altri eventi in programma c’è la Notte dei calici, con la degustazione di alcuni tra i migliori vini italiani, nello splendido scenario degli eremi di San Cosimato.

Durante le feste o nei ristoranti si possono assaporare piatti locali, realizzati con prodotti genuini. In occasione di S.Antonio si possono mangiare le Paste antiche mentre a Natale si prepara la nociata, un croccante con noci e miele. Ci sono poi la pizza cresciuta e quella azzima, i frascarelli, la pagnotta vicovarese e la polenta con le lumache.

Punto informazioni

Il Punto informativo territoriale si trova in Largo Giuseppe Pomponi a San Cosimato (a ridosso del convento dei Santissimi Cosma e Damiano). E’ aperto il sabato e la domenica nei seguenti orari: 10-13 e 15-17.

In ogni caso se qualche visitatore ha necessità basta telefonare e c’è sempre qualcuno disponibile. Il telefono da contattare è 342-835.66.10.

Come arrivare da Roma

Sul GRA arrivare allo svincolo 14 per l’autostrada A24 Roma – L’Aquila e proseguire per circa 35 km fino all’uscita Vicovaro-Mandela. Da qui seguire le indicazioni per la statale Tiburtina, percorrere 3 km per poi giungere a destinazione.

Chi non volesse percorrere l’autostrada può passare per la statale Tiburtina (dallo svincolo 13 del GRA).

Per le foto si ringrazia il Pit e il custode degli eremi di San Cosimato