Roma, i trasporti pubblici a rischio per lo sciopero dei mezzi dell’11 aprile: il dettaglio

Settori interessati e orari dello sciopero dei trasporti pubblici proclamato dai sindacati confederali

Un treno della Metromare
Immagine d'archivio

Il settore del trasporto pubblico a Roma sarà in sciopero giovedì prossimo 11 aprile in occasione dell’astensione di quattro ore al lavoro indetta dalle principali organizzazioni sindacali. Le agitazioni avranno una diversa articolazione a seconda del gestore e delle aziende di riferimento.

Settori interessati e orari dello sciopero dei trasporti pubblici proclamato dai sindacati confederali

Per quanto riguarda Cotral le linee ferroviarie Metromare e Roma-Viterbo garantiranno il servizio fino alle ore 13.00 e dalla prima partenza prevista alla ripresa delle corse programmate a partire dalle ore 17.01.

Lo sciopero proclamato da Filt Cgil e Uil Trasporti dalle ore 13.01 alle ore 17.00 di giovedì 11 aprile coinvolgerà anche la rete bus di Cotral. Alla base della vertenza le proteste concernenti la precarietà delle condizioni di lavoro, la richiesta di una giusta riforma fiscale e la promozione di un nuovo modello sociale e di fare impresa.·

Va ricordato che alla precedente astensione dal lavoro proclamata dai medesimi sindacati nell’azienda regionale dei trasporti avevano aderito l’8,6 % dei dipendenti in servizio nella fascia oraria interessata dalle agitazioni.

Nel territorio di Roma Capitale, lo sciopero riguarderà anche l’intera rete Atac, linee metropolitane incluse e quella di Roma TPL ma nella fascia oraria compresa tra le ore 20.01 e le ore 24.00. La municipalizzata precisa che lo sciopero di 4 ore, proclamato dalle sigle Cgil e Uil, riguarda anche i collegamenti eseguiti da altri operatori in regime di sub-affidamento.

Saranno garantite le corse previste entro le ore 20.00; poi, il servizio sull’intera rete, non sarà assicurato tra le ore 20.01 e le ore 24.00 quando avrà comunque termine.

Durante le ore di sciopero, nelle stazioni della rete metroferroviaria che resteranno, eventualmente aperte, non sarà garantito il servizio di scale mobili, ascensori e montascale. Identiche a quelle di Cotral le motivazioni che hanno spinto i sindacati confederali a promuovere la protesta.

In occasione delle ultime agitazioni firmate da Cgil e Uil il 16 dicembre del 2022 va ricordato che a incrociare le braccia furono il 14.4% dei dipendenti impegnati nell’esercizio dei mezzi di superficie e il 2.3% di quelli in forza a metropolitane e ferrovie regionali.

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