Giornate delle Case dei personaggi illustri: le dimore storiche aperte nel Lazio

Dai Castelli al litorale pontino nel Lazio saranno visitabili sette location: tra le aperture più attese, la Casa Museo Ugo Tognazzi a Velletri

Nella foto visitatori nella Casa Museo Ugo Tognazzi

Il prossimo weekend un’altra magnifica occasione per scoprire il patrimonio delle dimore storiche del Lazio, sarà dato dalle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, che il 6 e 7 aprile apriranno le loro porte anche a sette abitazioni veramente speciali nel territorio regionale.

Dai Castelli al litorale pontino nel Lazio saranno visitabili sette location: tra le aperture più attese, la Casa Museo Ugo Tognazzi a Velletri

Le dimore storiche della Regione Lazio, protagoniste nel weekend di un’altra bella iniziativa da non mancare, organizzata dall’Associazione Nazionale Case della Memoria.

Il gruppo di esperti ha infatti dato vita alle Giornate Nazionali della Case dei personaggi illustri, la manifestazione dall’intento encomiabile di valorizzare le abitazioni dei più significativi personaggi della nostra storia, attraverso il loro vissuto quotidiano sconosciuto, e cioè quello dello spazio domestico lontano dall’attenzione pubblica.

Nella Regione Lazio saranno almeno sette i luoghi da scegliere, per una passeggiata alla scoperta della bellezza e dei tanti aspetti della vita privata di chi li ha vissuti lasciandovi i propri ricordi in ogni angolo, tra quadri, lettere, libri e tanti altri oggetti di uso quotidiano.

Con il tema scelto per le Giornate di quest’anno, e cioè le “Memorie in viaggio”, tra le case museo del Lazio sarà possibile ammirare il Museo Hendrik Christian Andersen e il Museo Casa Scelsi a Roma; ma anche la Casa Natale di Giovanni Pierluigi da Palestrina; la Locanda Martorelli-Museo del Grand Tour di Ariccia e la Villa Mondragone a Monte Porzio Catone.

Tanta poi sarà la curiosità dei visitatori, per l’apertura della Casa Museo Ugo Tognazzi a Velletri; così come per la Casa dell’attore, sceneggiatore e regista Lino Capolicchio a Fondi in provincia di Latina.

Per prenotare le visite si ha tempo fino a domani venerdì 5 aprile semplicemente consultando il sito Case della Memoria, dove è presente l’elenco completo delle case partecipanti e il form per entrare nelle case del territorio laziale.

Nell’edizione di quest’anno poi, che è già la terza, dopo il successo della precedente, riproporrà nella due giorni del weekend anche la possibilità delle visite guidate.

“Il tema delle Memorie in viaggio è un omaggio all’anno del VII centenario della morte di Marco Polo, grande viaggiatore in Cina nel Medioevo e narratore della sua esperienza nel Milione scritto da Rustichello da Pisa, per focalizzare tutti insieme l’attenzione su un argomento di grande fascino che accumuna molti grandi del passato che, proprio per i loro ruoli, hanno spesso attraversato varie parti del mondo” – ha spiegato Adriano Rigoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

La Casa Museo Ugo Tognazzi 

Porte aperte nella Casa Museo Ugo Tognazzi questo weekend, che si trova all’interno della tenuta La Tognazza a Velletri. Una visita che vale davvero il  viaggio per entrare nel mondo privato dell’attore, negli spazi che lui tanto amava e dove poteva sfogare anche al sua creatività in cucina.

La tenuta è stata acquistata da Ugo negli anni ’60, e qui nell’agosto del 1971, ha sposato Franca Bettoja. In questo ambiente, e soprattutto nel soggiorno, sviluppato intorno al camino e collegato alla sala proiezioni e alla stanza del biliardo, oltre ai profumi della natura si respira ancora l’atmosfera conviviale in cui arrivavano di continuo amici, attori, registi e sceneggiatori, con cui Tognazzi inventò la maggior parte delle sceneggiature di tanti capolavori del cinema.

Qui sarà possibile ammirare anche i tantissimi documenti conservati, tra locandine, manifesti, sceneggiature, e foto di scena e di vita privata dell’attore, mentre nella camera da letto sono conservati interessanti mobili d’epoca tra cui il baule-armadio da viaggio di Tognazzi per portare gli abiti di scena durante le sue tournée.

“In questa stessa area – ha spiegato il figlio Gianmarco – ha coltivato le sue più grandi passioni, dalla terra alla cucina, realizzando la sua azienda agricola, è stato lui infatti uno dei primi pionieri del km 0, divulgando con grande anticipo la filosofia gastronomica “dall’orto alla tavola e dall’acino alla bottiglia”.