Biciclette, monopattini, reti matrimoniali e persino balaustre. Intervento straordinario della Polizia Locale per rimuovere rifiuti e carcasse in metallo sul lungotevere, tra Ponte Sublicio e Ponte Milvio.
Recuperate bici e relitti di ogni genere, poi si passerà alle auto: la Polizia locale pianifica la lotta al degrado
Nell’ambito delle operazioni a tutela dell’ambiente e ripristino del decoro che la Polizia Locale di Roma Capitale sta portando avanti in diverse aree del territorio capitolino, i caschi bianchi del Reparto Tutela Fluviale del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) hanno effettuato la rimozione di diversi biciclette e monopattini ed altri rifiuti di vario genere, abbandonati nell’area golenale del fiume Tevere, da Ponte Sublicio a Ponte Milvio.
Sulla banchina destra del fiume, infatti, le pattuglie della Polizia Locale hanno rinvenuto e rimosso solo nella giornata di ieri, decine di carcasse di biciclette abbandonate e alcuni monopattini danneggiati, oltre a una balaustra distaccata, una rete Keller, due barre metalliche e diversi cavi d’acciaio.
L’intervento dei caschi bianchi, riconducibile ad un più ampio lavoro di tutela e miglioramento delle condizioni delle golene fluviali della Capitale, ha consentito la pulizia ed il ripristino del decoro nell’intera area.
Le auto da rimuovere
A breve si passerà alla rimozione delle carcasse di auto abbandonate in città, più di un migliaio. Altre duemila sono state rimosse nell’ultimo anno. Una forma di lotta al degrado voluta dal neo comandante della Polizia Locale di Roma Capitale, Mario De Sclavis.
Dopo la segnalazione – in genere – di residenti, gli agenti della Municipale sono incaricati di svolgere una serie di accertamenti sulla macchina per risalire all’identità del proprietario e poi procedere con la rimozione e lo smaltimento del veicolo.
In caso di smaltimento è necessario attendere i tempi burocratici ossia il completamento di tutte le verifiche sono necessarie perché si può procedere con lo smaltimento solo se la macchina risulta effettivamente abbandonata.
A gennaio era scattata anche l’operazione anti bivacco.