Corto circuito nelle case Ater, prima il blackout poi l'esplosione di un incendio per gli allacci abusivi: 300 persone in strada e impianti compromessi
Festività Pasquali da incubo per i residenti della case Ater di Tor Bella Monaca, le stesse che attendono da anni che arrivino, così come annunciato a gennaio di quest’anno, nel complesso di Viale Santa Rita da Cascia, i cantieri per la sicurezza e la protezione dei residenti.
Notte di paura per centinaia di persone residenti nella Torre C di Via Santa Rita da Cascia a Tor Bella Monaca, evacuate per un incendio dovuto agli allacci abusivi sui contatori.
Prima le scintille, poi il blackout e infine le fiamme con il denso fumo che hanno fatto scattare la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112, e l’allarme alla Sala Operativa dei Vigili del Fuoco, che ha inviato squadre e mezzi tra cui carro schiuma e carro teli per domare le fiamme.
Una corsa contro il tempo per evitare danni strutturali che nella notte di Pasqua ha colto di sorpresa decine di famiglie, rimaste a un tratto senza luce prima di sentire l’inequivocabile odore di bruciato che stava iniziando a saturare l’aria.
Per tutti è stato necessario provvedere all’immediata evacuazione dello stabile, e cioè la Torre C di Via Santa Rita da Cascia, dove risiedono almeno 300 persone.
Stando alla testimonianza del Presidente del VI Municipio, Nicola Franco giunto immediatamente sul posto, per supportare le operazioni dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, e della Protezione Civile, nessuno sarebbe rimasto ferito né intossicato.
In attesa del sopralluogo dei tecnici per verificare la stabilità e agibilità dell’edificio, sono stati immediatamente attivati i posti letto per tutti i richiedenti nella palestra di Via Merlini, anche se molti inquilini, come riporta lo stesso Franco, hanno deciso di rientrare nelle abitazioni anche al buio.
Intanto, sembra veramente paradossale pensare che proprio quel complesso residenziale di Viale Santa Rita da Cascia, può già contare su circa tre milioni di finanziamenti da utilizzare per il recupero di alcune aree da troppo tempo lasciate andare e per aumentare la sicurezza, con la realizzazione dell’impianto di illuminazione e aree destinate a parcheggio, nuovi cancelli ed un impianto citofonico.
Una nuova vita che ancora non è dato sapere quando partirà, me che certamente comporterà una serie di interventi di recupero di immobili occupati abusivamente.
E nel caso del complesso residenziale di Viale Santa Rita da Cascia poi, questi sono proprio le circa 300 cantine in stato di degrado e per buone parte occupate abusivamente da cui potrebbe essere partito il rogo.