Follia dopo una lite tra due auto: conducente picchiato rischia di perdere l’occhio

Preso a pugni da un uomo mentre si trova in auto: trovato l'autore della folle aggressione sul Lungotevere. Si era dato alla fuga

Foto non collegata ai fatti

Una lite scattata per futili motivi, tra due conducenti d’auto sul Lungotevere della Armi, si era trasformata nella folle reazione di uno dei due, che non accontentandosi di uno scambio di offese a voce, era sceso dall’auto e aveva picchiato l’altro.

Un’aggressione talmente violenta, da rompere tre denti della vittima e fargli rischiare la perdita dell’occhio a causa della frattura del pavimento oculare. L’autore del gesto che si era dato alla fuga ora ha un volto grazie alle indagini eseguite dalla polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.

Preso a pugni da un uomo mentre si trova in auto: trovato l’autore della folle aggressione sul Lungotevere. Si era dato alla fuga

C’era voluto un ricovero urgente ed un intervento chirurgico per evitare che il malcapitato conducente picchiato nel corso di una lite su strada, avvenuta l’inverno scorso nei primi giorni di novembre, perdesse l’uso dell’occhio.

Conseguenze dell’opera di un folle che la vittima aveva incontrato sul suo percorso stradale sul Lungotevere della Armi, e con il quale era nata una lite per questioni di precedenza o altro, risolvibili con un po’ di civiltà.

Dallo scambio con toni elevati invece, l’aggressore non ci aveva messo molto a decidere di scendere dal veicolo e raggiungere il suo interlocutore per fargliela pagare tempestandolo di pugni. Una serie di colpi violentissimi e inaspettati al volto, che avevano appunto provocato le gravi lesioni subite dalla vittima.

Quando sul marciapiedi dove è avvenuta l’aggressione aveva iniziato a crearsi un capannello di persone che hanno allertato le forze dell’ordine, l’autore del pestaggio si era dato velocemente alla fuga.

La vittima del pestaggio è il nipote di Bud Spencer

Sul posto era intervenuta una pattuglia della polizia di Stato che aveva subito prestato soccorso alla vittima del pestaggio, Alessandro Pedersoli, nipote di Carlo Pedersoli il compianto ex campione di nuoto diventato famoso nel ruolo del Bud Spencer cinematografico.

Ci sono voluti quattro mesi di indagini da parte degli investigatori del commissariato Prati, in collaborazione con il Distretto di Ostia e il supporto dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia, per individuare il fuggitivo.

Grazie alla visione delle immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza è stato possibile risalire alla targa dei veicolo, un mezzo che l’aggressore aveva preso a noleggio prima di spostarsi per le strade del centro della Capitale e creare il panico.

Grazie alle riprese gli inquirenti sono riusciti a stringere il cerchio attorno all’unico cliente che quel giorno, e in un orario compatibile con l’aggressione, si era rivolto all’autonoleggio e cioè un giovane di 21 anni residente a Pomezia.

L’uomo è stato raggiunto in queste ore dagli agenti del commissariato Prati che dopo gli atti di rito, lo hanno accompagnato in carcere in attuazione della misura cautelare disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari.

L’indagato è da ritenere presunto innocente, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.