Con dolori sospetti va al pronto soccorso: dimesso muore a casa

Alessio Sconza muore dopo un controllo in ospedale e le dimissioni: con dolori lancinanti si era precipitato al pronto soccorso

Nella foto il giovane Alessio Sconza - dal suo profilo social

E’ morto nella notte di venerdì 29 marzo, Alessio Sconza, il 33enne romano che si era precipitato il giorno prima al pronto soccorso dell’Ospedale Villa San Pietro per un controllo al cuore.

Quei dolori al braccio e al torace fortissimi e improvvisi, avevano preoccupato il giovane pizzaiolo di Prima Porta, tanto da richiedere un consulto medico. Dopo le dimissioni poi il dolore persistente per tutta la sera, con la chiamata dei soccorsi dell’ARES 118, arrivati quando non c’era purtroppo più nulla da fare.

Alessio Sconza muore dopo un controllo in ospedale e le dimissioni: con dolori lancinanti si era precipitato al pronto soccorso

Era andato in ospedale Alessio Sconza, come avremmo fatto tutti con quei disturbi localizzati che sono da sempre considerati da non sottovalutare. Le avvisaglie di un rischio di infarto del miocardio da controllare subito.

Per questo motivo, il 33enne aveva fatto tutto quello che un uomo coscienzioso e padre di famiglia doveva fare per stare tranquillo. Prima era passato dal consulto del suo medico, poi direttamente al pronto soccorso, confidando in un protocollo che lo avrebbe mandato a casa con delle risposte.

Un dolore al torace e soprattutto al braccio sinistro, è quanto avrebbe riferito prima della visita con elettrocardiogramma e le dimissioni. Ma una volta tornato a casa la situazione non è migliorata.

Alessio Sconza ha continuato ad accusare quel dolore persistente, ma forse tranquillo per quanto gli era stato detto in ospedale, ha sopportato. Di notte la situazione si è aggravata con la richiesta di un’ambulanza. Quando gli operatori sono arrivati però, non era più possibile salvarlo.

Sul posto in attesa dell’Autorità Giudiziaria, è intervenuta la Polizia di Stato del Commissariato Ponte Milvio, per raccogliere la testimonianza di quanto accaduta quella notte.

Ora sul suo caso la Procura ha aperto un’inchiesta e posto sotto sequestro il referto medico del paziente a Villa San Pietro. Sulla salma è stata disposta l’autopsia che verrà effettuata al Gemelli, per accertare le cause del decesso del giovane pizzaiolo di Prima Porta.

Il 33enne come riferisce Il Messaggero, aveva una sua attività di pizzeria alla Giustiniana. Lascia nel dolore sua moglie e i loro figli.

Da parte degli amici della coppia, sul profilo social del 33enne è apparso da qualche ora un messaggio. Una catena di solidarietà che si sta muovendo per la sua famiglia.