Un giro tra i banchi del mercato per sapere come il Lido si prepara a festeggiare la Pasqua
Natale con i tuoi, recita i proverbio ma Pasqua… anche. Almeno a Ostia. Perché sembra proprio che la maggior parte dei lidensi passerà anche queste festività con i propri familiari mettendo in tavola le pietanze tipiche: dai carciofi alle uova, dalle lasagne all’abbacchio. Poche le eccezioni rappresentate da coloro che andranno al ristorante.
Basta fare un giro nei mercati di Ostia per avere conferma di una festa all’insegna della tradizione.
Ecco come hanno risposto alcuni residenti alla domanda su cosa hanno intenzione di comprare per il pranzo di domani.
“L’abbacchio, i carciofi e la colazione di Pasqua con le uova sode e la corallina”, dice una signora che, contraddicendo il celebre detto, confessa che trascorrerà la giornata “con figlia, genero e nipotina”, tutti accompagnati da una colazione tradizionale romana con l’uovo sodo, la corallina e la pizza pasquale.
All’interno di un negozio una cliente sta comprando molte uova. Vale la pena chiederle il perché e cosa ne farà. “Penso che verranno decorate e poi le mangeremo”.
C’è anche chi farà il pranzo in famiglia ma rispettando una “dieta profonda”, con una patina di rammarico per le rinunce considerando che a pranzo ci saranno “robe buone”, è la replica di una donna accompagnata da un sorriso “perché stare in famiglia è la cosa più bella”.
Un altro signore confessa invece che andrà a pranzo fuori con la propria moglie.
Gli stakanovisti dei fornelli intanto si affidano ai produttori locali per cucinare un menù di qualità accompagnato da “prodotti locali e fragole con panna”, ma anche dall’ insalata del contadino, facendo attenzione al portafoglio “perché i prezzi sono altissimi”.
Su alcune tavole casalinghe trionferanno piatti di mare “con crema di scampi e spigola oppure orata”. Tavolate anche con quindici ospiti pronti alla replica nel giorno di Pasquetta.
Soddisfatti a metà, invece, i commercianti. Se è vero che gli esercenti, da un lato, assistono a un aumento delle vendite data la particolarità del periodo, dall’altro lamentano un calo dei consumi rispetto alla Pasqua 2023.
Basta chiedere ai diretti interessati come stiano andando le vendite di quest’anno per farsi un’idea dell’andamento. Un trend che, per il gestore di un banco di pesce in realtà “è un po’ fiacco, a causa dell’inflazione e del rialzo dei prezzi che spingono i clienti a orientarsi sui polpi, e seppie e i calamari”.
Sembra tenere il settore della panetteria dove si vende “in primis il pane a lievitazione naturale di produzione propria anche se è molto richiesto anche il casareccio per fare la bruschetta”.
Un salto irrinunciabile anche in macelleria dove un’addetta al banco carni del mercato sottolinea che “si stanno vendendo tantissime tasche di vitella ripiene e le salsicce”, mentre in norcineria oltre alla classica “corallina pasquale sono in cima alla lista degli acquisti prosciutti di tutti i tipi, salumi per la vigilia e per la colazione di Pasqua”.
In enoteca, infine, ampio spazio “ai vini del Lazio” e se una volta, nel periodo delle festività pasquali, andava molto il rosso in questi giorni “sta andando bene anche il bianco” afferma il titolare.